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Servizio Speciale di
GIOVAN GIUSEPPE LUBRANO
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Ischia-Ponza, amarcord e intrecci
nel GEMELLAGGIO tra le isole
Dal 1734 a oggi, storie intrecciate ricordate dai sindaci nella cerimonia di oggi:
“Un nuovo inizio tra territori vicini e simili nel segno degli antichi coloni”
“Salve amici, salve antenati. La memoria è come il mare: prima o poi ti restituisce quella bottiglietta con un messaggio. Oggi siamo qui per questo”. Con queste parole Piero Vigorelli, sindaco di Ponza, ha suggellato la cerimonia di gemellaggio con il Comune di Ischia, celebrata questa mattina davanti a una folta rappresentanza di cittadini delle due isole e siglata, con il sindaco di Ischia Giosi Ferrandino e l’assessore delegata ai gemellaggi, Carmen Criscuolo, con le firme sulle pergamene e un simbolico scambio di doni e tipicità dei due territori.
La cerimonia ha ricordato il legame storico tra le due isole: cinquantadue famiglie partirono da Ischia a Ponza in seguito all’editto di Re Carlo III di Borbone, che il 30 ottobre del 1734 concesse loro alcuni terreni dell’isola. Tra i primi ci fu Mattia Mazzella, dal borgo di Campagnano: salpò alla volta dell’isola laziale a bordo di un piccolo veliero con la moglie Giulia e sette figli. In quattrocento, spinti dalla miseria, seguirono il suo esempio.
Significative testimonianze del legame tra le due isole sono state snocciolate da ischitani di origine ponzese, tra cui Lorenzo Mazzella, tra i più attivi promotori dell’iter amministrativo che ha portato, già nel 2013, alle delibere dei due consigli comunali. “Siamo orgogliosi di questa nuova pagina di storia – ha commentato l’assessore Criscuolo – Oggi anche se formalmente Ponza appartiene alla provincia di Latina e alla regione del Lazio, ci sono una serie di caratteristiche – i costumi, il dialetto, la cucina – che ricordano il legame antico con Ischia. Siamo qui per rinnovarlo, anche attraverso scambi culturali e turistici”. “A quasi tre secoli di distanza – hanno sottolineato il sindaco di Ponza, Piero Vigorelli, e quello di Ischia, Ferrandino – questa può essere vista come la fase conclusiva della colonizzazione borbonica delle isole ponziane, dando di fatto compimento formale a quell’avventura complessa di vicende, destini, storia”. La delegazione di Ponza, rappresentata anche dagli studenti dell’istituto alberghiero, è stata poi accompagnata in un tour attraverso le eccellenze artistiche (tra le quali la tela di Santa Maria della Salvazione, esposta nella chiesa dello Spirito Santo a Ischia Ponte, in cui è raffigurata anche Ponza), enogastronomiche e paesaggistiche di Ischia.
Il Servizio Speciale
dalla Sala Consiliare del Comune d’Ischia
è stato realizzato da
GIOVAN GIUSEPPE LUBRANO
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