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Sono intervenuti

Costanza GIALANELLA  reaponsabile della sovrintendenza settore archeologico, Giacomo PASCALE Sindaco di Lacco Ameno

e l’avv. Lello MONTUORI

Ha condoto Mariangela CALISE

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Il Convegno promosso dall’Associazione Pro-S. Alessandro presieduta dal dott. Franco Napoleone, è stato preceduto dalla celebrazione della Santa Messa officiata all’aperto sul sagrato della chiesetta di S. Alessandro da Padre Pietro Boniello dei Padri Passionisti di Casamicciola

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Servizio Speciale di

GIOVAN GIUSEPPE LUBRANO

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Lo Speciale Servizio

è stato realizzato da

GIOVAN GIUSEPPE LUBRANO

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Testo e Foto

di NICOLA TRANI

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Sulla terrazza dell’Hotel Miramare e Castello in uno scenario di impareggiabile beltà Il presidente dell’ Ischia Calcio, Luigi Rapullino con il Direttore Sportivo Ciro Fimiano ed il nuovo tecnico, Mr. Leonardo Bitetto hanni incontrato i rappresentanti di stampa e TV per esporre i progetti e tutto ciò che è stato fatto per l’Ischia Calcio fino a questo momento. Il Presidente rapullino ha avuto prima della conferenza stampa un breve colloquio con i tifosi organizzati all’ esterno della struttura alberghiera. Rapullino ha rappresentato le grandissime difficoltà avute per allestire la squadra è di come è stato coinvolto dall’ ex presidente Viky Di Bello il quale, ha detto Rapullino, è stato praticamente lasciato solo alla guida dell’Ischia Calcio nel passato campionato.

Molto si è soffermato sul problema dell’ alloggio della squadra in terraferma e dello svolgimento degli allenamenti al centro Kennedy, ribadendo più volte che la squadra isolana non sarà mai portata via da Ischia finchè sarà lui a presiedere la società. Ha dichiarato tra l’altro con parole chiare ed inequivocabili che si aspetta il coinvolgimento di tutti quelli che sono vicini all’Ischia lanciando quella che potrebbe sembrare una provocazione di “Basentiniana “ memoria, ovvero garantire la permanenza della squadra sull’isola a fronte di 1500 abbonamenti ( l’Ischia nella sua storia non li ha mai fatti tanti abbonamenti).

Il Presidente, ha detto inoltre di sperare di risanare la situazione debitoria pregressa in 2 anni cercando di limitare i costi di gestione preventivati ad € 1.800.000,00 con una politica di spending revieuw che va a toccare tutti i settori della società portando ad esempio l’accordo fatto personalmente con alcuni farmacisti per l’acquisto dei medicinali e di tutto il materiale sanitario occorrente per la gestione del campionato.

I propositi sono sicuramente buoni, bisognerà, tuttavia, avere il responso del campo da una rosa completa al 90% come ha dichiarato il D.S. Fimiani il quale ha confermato l’ok della società per almeno 2 acquisti da fare, a suo parere, non prima di aver visto la squadra all’opera.

Mister Bitetto da parte sua ha detto che solitamente preferisce avere una rosa costituita da 2 giocatori ai quali cercherà di trasmettere la voglia di combattere ed il senso di appartenenza a questa bella realtà che è l’isola d’Ischia ha affermato pure che gli piacerebbe allenare la squadra ad ischia per infondere calcisticamente parlando, ancora di più nei calciatori, il senso di appartenenza a questa terra.

E’ stato affrontato anche il problema dei settori giovanili ribadendo l’intenzione di creare un settore, quello dei 2000/2001 gestito direttamente dall’Ischia mentre le altre categorie verranno affidate alle altre squadre isolane, tipo Barano e Real Forio con i quali è stato intrapreso un rapporto di partenariato nel quale l’Ischia avrà sempre e comunque, secondo gli accordi, l’ultima parola.

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L’ISCHIA SI E’ ALLENATA COL

REAL FORIO

ISCHIA – REAL FORIO  3 – 1

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LE FOTO SONO DI

NICOLA TRANI

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23/08/2015 · La notizia del giorno, Sport

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Peppe Barra
Aprirà la due giorni la cantante oplontina questa sera sabato 22 agosto alle ore 21.30
Maria Nazionale in “Canto D’Autore”, Peppe Barra in concerto a Ischia
Il giorno successivo, a partire dalla stessa ora, il poliedrico artista partenopeo e la sua band si esibiranno in uno spettacolo sempre presso il Palazzo Reale di Ischia Porto

ISCHIA – Canto D’Autore è un omaggio alla canzone italiana d’autore di Maria Nazionale, la quale interpreta così brani di cantautori che l’hanno influenzata artisticamente come Pino Daniele, Battiato, De André, o con i quali ha collaborato (De Gregori, Ron, Gragnaniello), proponendo perle di infinito spessore e poeticità come “E ti vengo a cercare”, “Buonanotte fiorellino”, “Crêuza de mä”, “Don Raffaè”, passando per i brani classici napoletani che rappresentano la musica italiana nel mondo. È su queste solide premesse che si fonda lo spettacolo di Maria Nazionale, che si esibirà al Palazzo Reale di Ischia il prossimo 22 agosto, a partire dalle ore 21,30. In modo particolare l’artista, non solo attraverso le canzoni, ma anche attraverso testi e poesie invita il pubblico a inseguire e trovare la felicità nella cultura, nell’arte, in un mondo che oggi è attanagliato dalla mediocrità e sembra aver perduto i valori più alti della vita. Così alcuni testi di canzoni diventano poesie recitate e le poesie di trasformano in canzoni dando vita ad uno spettacolo passionale e raffinato con sonorità tipiche della tradizione mediterranea. Sul palco del Palazzo Reale sarà presente un ensemble di quattro musicisti composto dal M° Erasmo Petringa (Violoncello, OUD, Mandola), Paolo Del Vecchio (chitarra, bouzouki, mandolino), Francesco Sigillo (Basso Acustico) e Ciccio Merolla (Percussioni). La direzione è affidata a Erasmo Petringa che per l’occasione suonerà strumenti della tradizione araba/mediterranea.
La sera successiva spazio, invece, al concerto di Peppe Barra. Il virtuoso artista di origini procidane, dopo la spumeggiante performance dello scorso anno, ha inteso omaggiare nuovamente la nostra isola con un evento che non bisogna farsi sfuggire. Domenica 23 agosto, infatti, presso il Palazzo Reale di Ischia, Peppe e la sua band si esibiranno in una serata dedicata alla musica napoletana. Nel corso dello spettacolo Barra omaggerà Pino Daniele, reciterà versi in prosa da Giambattista Basile a Petito – repertorio che va dalla musica popolare di tradizione orale al canto d’autore, dal folk alla world music – passando per Viviani, Di Giacomo e Roberto De Simone. L’evento, curato dalla Marocco Music, ha tutte le carte in regola per suscitare anche nei più scettici una naturale predisposizione nei confronti di un artista che, non a caso, è stato definito dalla critica «le mille e una resurrezione dell’animo partenopeo». “Peppe Barra, come è stato definito da Roberto De Simone, è «una vocalità eterna di una storia mai trascorsa». Vocalità, attenzione, non canto! E se parliamo, quindi, di voce, è impossibile non apprezzare e custodire tutto ciò che il maestro Barra continua a fare uscire da quella bocca, instancabile e preziosa: dall’accento seducente del racconto alla purezza del canto, attraverso la sua voce si incarnano il pianto di un popolo, le grida di protesta, la potenza del Vesuvio, il sangue di San Gennaro, il coraggio e l’ironia del Sud, le melodie della sirena Partenope, il bianco e il nero della maschera di Pulcinella, il Barocco, la tradizione, il mistero di parole latine, le vibrazioni della tammorra, il bene e il male, la forza dell’amore”. È con queste parole che Francesco Esposito, curatore della kermesse canora, definisce la purezza poliedrica del maestro Barra. “Tutto questo, e molto altro, è dovuto alla sua meravigliosa carriera, una storia che assomiglia più ad una fiaba, fatta di incontri, volti, sguardi e, soprattutto, iniziata al fianco di una donna, madre-madonna, che è Concetta Barra, la cui voce è stata scalpello capace di scalfire una bellezza antica nell’animo di chi ha avuto la fortuna di ascoltarla e di conoscerla. Immergersi in questo mondo meraviglioso – concluse Esposito – è possibile, lo si può fare partecipando ad un concerto-spettacolo di Peppe Barra, interprete sublime ed inarrivabile delle più colte, nobili e popolari sfaccettature della meravigliosa anima di Napoli”.

Posto unico: € 20,00 (a spettacolo) | Per info e biglietti 3935705309 – 3383623117
Prevendita presso: BAR VIOLETTA (Ischia), LUNARIA (Ischia Ponte), L’ANGOLO ROMANTICO (Casamicciola), LA CONCHIGLIA (Forio)


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Sevizio Speciale di

GIOVAN GIUSEPPE LUBRANO

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Lo Speciale Sevizio

da Barano d’Ischia

è stato realizzato da

GIOVAN GIUSEPPE LUBRANO

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Ferragosto sicuro, controlli e sanzioni per la Guardia Costiera.
Periodo di Ferragosto senza criticità e soprattutto senza incidenti in mare o problematiche di rilievo per la Guardia Costiera di Ischia. Al termine dell’intensa attività di controllo svolta nel corso del lungo fine settimaulteriori controlli di routine quali il possesso e regolarità della documentazione di bordo necessaria per la navigazione e la presenza a bordo dei mezzi di salvataggio e delle dotazioni di sicurezza.
Nel pomeriggio di ieri, sono na ferragostano, periodo che segna il culmine dell’attività operativa ma non il termine della stagione balneare, i militari dell’Ufficio Circondariale Marittimo hanno eseguito più di 140 controlli tra unità da diporto/commerciali e stabilimenti balneari. Durante il periodo in questione gli Uffici di Ischia, Forio, Casamicciola e Sant’Angelo sono rimasti aperti e a disposizione dell’utenza. Il periplo dell’Isola è stato sorvegliato da n. 3 motovedette, alle quali si è aggiunta una unità dipendente dalla Superiore Capitaneria di Porto di Napoli ed un mezzo aereo del Nucleo Aereo Guardia Costiera ATR42.
A fronte di un’attività così impegnativa il personale preposto alle verifiche ha proceduto ad elevare n. 16 sanzioni amministrative per un ammontare complessivo di Euro 6600 per violazioni in materia di mancanza e/o irregolare tenuta di documenti di bordo, per unità sotto costa, infrazioni in ordine all’organizzazione del servizio di salvataggio ed in materia di accosti in porto.
Altre sanzioni hanno riguardato l’ancoraggio in zone ricomprese nell’area Marina Protetta del Regno di Nettuno, senza la preventiva autorizzazione dell’Ente Gestore.
Per ciò che attiene invece ai diportisti virtuosi, sono stati rilasciati alcuni “bollini blu” attestanti l’avvenuto controllo, con esito positivo, sull’unità da diporto nella stagione balneare in corso, così da evitare, di massima, state vissuti alcuni momenti di apprensione da parte dei familiari di un giovane subacqueo dell’isola che nonostante le condimeteo instabili in atto, si è immerso nello specchio acqueo antistante la c.d. Spiaggia degli Inglesi facendo perdere le sue tracce e lasciando i propri effetti personali sulla spiaggia. L’intervento di due unità della Guardia Costiera in zona ha permesso il recupero del giovane ancora impegnato nelle immersioni senza che avesse avuto problematiche di sorta facendo rientrare l’allarme. Nel porto di Ischia, invece, un grosso Motor Yacht a causa di un cavo di ormeggio imbrigliatosi alle eliche di propulsione è rimasto bloccato in porto in zona banchina Terme Comunali. Solo l’intervento tempestivo di un Operatore Tecnico Subacqueo ha permesso allo Yacht di riprendere la navigazione in sicurezza, liberando lo specchio acqueo interessato.
A tal proposito si rammenta a tutti gli appassionati di immersioni di avvisare sempre i propri familiari in ordine all’attività e al punto di immersione individuato preferendo semmai condimeteo più favorevoli. Il mare va sempre goduto, mai sfidato.
L’attività svolta ovviamente continuerà nel corso della presente stagione estiva, continuando l’operazione mare sicuro, finalizzata alla salvaguardia della sicurezza della balneazione e della navigazione, attività che giornalmente il Corpo delle Capitaneria di Porto – Guardia Costiera espleta su tutto il territorio nazionale.


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Servizio di

GIOVAN GIUSEPPE LUBRANO

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Il Servizio

sul Palio dell’assunta

è stato realizzzato da

GIOVAN GIUSEPPE LUBRANO

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Alle 01.30 circa di questa notte la sala Operativa dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Ischia acquisiva via radio una richiesta di soccorso da parte di un’imbarcazione a vela di circa 11 metri, con cinque passeggeri a bordo, in navigazione in prossimità della spiaggia dei Maronti, in difficoltà ed impossibilitata a rientrare in porto a causa delle critiche condizioni meteo marine in atto.
Si disponeva pertanto l’invio della dipendente motovedetta CP 807 SAR in assistenza dell’unità, in considerazione delle critiche condimeteo in atto.
Giunti sul posto, gli uomini della Guardia Costiera anche grazie all’ausilio del gruppo battellieri del porto di Sant’Angelo riuscivano a mettere in sicurezza l’imbarcazione ormeggiandola in banchina.

Ischia, 11 agosto 2015

TV (CP) Alessio DE ANGELIS

Ufficio Circondariale Marittimo di Ischia – Guardia Costiera

COMANDANTE

Via Iasolino n. 57 – 80077 Ischia (NA)

phone: 081/5072801
mobile: 329/0635025

fax: 081/5072850

e-mail: Alessio.deangelis@mit.gov.it

 

 


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Servizio Speciale di

GIOVAN GIUSEPPE LUBRANO

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IL SINDACO DI ORATINO LUCA FATICA

CON L’ASSESSORE ALLA CULTURA E SPETTACOLI DEL

COMUNE DI ISCHIA GIOSU’ MAZZELLA

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Lo Speciale Servizio

dalla Torre di Michelangelo

per il Premio Internazionale Ugo Calise

è stato realizzato da

GIOVAN GIUSEPPE LUBRANO

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Servizio Particolare di
GIOVAN GIUSEPPE LUBRANO
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STIAMO INSERENDO ALTRE FOTO
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L’ADDIO DELLA CHIESA DI ISCHIA A

DON VINCENZO SCOTI

Commossa partecipazione degli ultimi suoi fedeli della Cappellania di Lacco Ameno

CON DON VINCENZO SCOTI SCOMPARE L’ULTIMO ESEMPIO DI SACERDOZIO “AUTOREVOLE” DELLA DIOCESI DELL’ISOLA

di ANTONIO LUBRANO

La vita sacerdotale di Don Vincenzo Scoti ha avuto due fasi piene di spiritualità ed apostolato fra la gente. La prima si riferisce agli anni in cui, giovane prete, trova l’amicizia e l’appoggio del nuovo parroco della Cattedrale di Ischia Ponte Don Vincenzo Cenatiempo che nel 1946 dalla chiesa di Santa Maria La Porta di Piedimonte arriva alla Chiesa madre del Centro Storico carico di entusiasmo e voglia di rilanciare la grande Parrocchia. Don Vincenzo Cenatiempo e don Vincenzo Scoti, insieme per caso, ma più per volere divino, formano all’ombra del Castello un sodalizio di rara efficienza a cui si aggiunge anche l’opera di un altro sacerdote, non meno dinamico e positivo dei primi due, Don Liberato Morelli. Siamo nel vivo ciclo degli anni ’50 che inizia proprio con l’Anno Santo di Papa Pio XII. La seconda fase sacerdotale di Don Vincenzo Scoti prende corpo e lo eleva a protagonista, quando, lasciato, la parrocchia di Ischia Ponte, viene trasferito prima alla chiesa di Sant’Antonio in Casamicciola e poi alla Cappellania della Chiesa di S. Anna e San Gioacchino in Lacco Ameno, dove ritrova stima e calore dei numerosi fedeli che lo hanno seguito fino alla fine del suo mandato. In questa seconda fase della sua vita sacerdotale, ormai don Vincenzo è uomo di Dio navigato e maturo, e dalla Curia non hanno difficoltà a nominarlo Canonico della Cattedrale,Vicario Generale della Diocesi, Primicerio della Cattedrale e Protonatario Apostolico ed infine, per sua disponibilità Cappellano dell’Ospedale Rizzoli. Ma gli anni da ricordare e incorniciare sono decisamente quelli che hanno visto Don Vincenzo Scoti giovane sacerdote esprimersi con spirito fraterno nell’ampia ed osservante comunità parrocchiale di Ischia Ponte agli esordi del suo impegno come giovane sacerdote del clero isolano. Al Borgo di Celsa c’è fervore di fede e di partecipazione alla vita parrocchiale che Don Vincenzo Cenatiempo e Don Vincenzo Scoti tengono viva con iniziative socialI e di apostolato degne della migliore causa. Nell’ambito della parrocchia della Cattedrale funzionavano a pieno ritmo due circoli di Azione Cattolica, quello femminile che aveva sede al primo piano della casa natale di San Giovan Giuseppe della Croce in via Luigi Mazzella e quello maschile ubicato in Via Seminario a pochi passi dalla sede Vescovile. Don Vincenzo Scoti era il padre spirituale del Circolo maschile frequentato da tantissimi giovani di Ischia Ponte e di tutto il territorio della Parrocchia che si estendeva fino all’Addolorata. Don Vincenzo era il giovane prete fra i giovani del Borgo. Con loro seguiva anche i lavori di una Filodrammatica denominata Fisalugo (Filodrammatica San Luigi Gonzaga) nel ruolo di suggeritore di scena e di bravo suonatore di un vecchio armonium. Don Vincenzo era soprattutto amico di questi giovani a cui qualche anno prima aveva impartito lezioni domenicali di catechismo. Insomma Don Vincenzo Scoti con la sua attività pastorale intensa e continuativa ha rappresentato per la gioventù di Ischia Ponte un sicuro ed istruttivo punto di riferimento, nella località dove viveva con la sua famiglia. Tra i ricordi di chi ha vissuto quel tempo, rimane indelebile la memoria di tante sue “presenze” nell’attività ecclesiale della Parrocchia madre di Ischia. Don Vincenzo Scoti scomparso a 92 anni, era l’ultimo sacerdote della vecchia guardia del clero della Diocesi isolana. Ai funerali di ieri si è avuto la conferma .

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DON VINCENZO SCOTI COL VESCOVO CECE 1959
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Il Vescovo di Ischia, Mons. Pietro Lagnese, unito al collegio dei presbiteri, annuncia la nascita al cielo del Sacerdote della Chiesa di Ischia,
Mons. Vincenzo Scoti
Canonico del Capitolo Cattedrale,
già Vicario Generale.
L’intera Chiesa isclana, unita nella fede nel Signore Risorto che ha vinto il peccato e la morte, è chiamata ad elevare al Signore preghiere e suppliche per il compianto presbitero, perché il Padre di ogni misericordia gli conceda il premio riservato ai suoi servi buoni e fedeli e lo ammetta a celebrare le sue lodi nella liturgia del cielo.
Le esequie avranno luogo domani, 3 agosto alle ore 17:30, nella Chiesa Cattedrale.
Ischia, 2 agosto 2015.
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Il Servizio Particolare
è stato realizzato da
GIOVAN GIUSEPPE LUBRANO
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GOLETTA VFERDE

Ischia, 30 luglio 2015 Comunicato stampa

Giù le mani dalla costa, blitz a Ischia contro lo scempio del cemento illegale
Nell’isola 600 immobili da abbattere 27mila pratiche di condono ancora da esaminare
La Campania sul triste podio del mattone selvaggio lungo la costa: è seconda in Italia con 388 infrazioni accertate, il 16,5% sul totale nazionale, 465 persone denunciate e arrestate e 213 sequestri effettuati

Da Goletta Verde l’appello al neo governatore De Luca:
“Fermare subito nuove scellerate ipotesi di condono e procedere con gli abbattimenti per ristabilire le legalità e rilanciare la qualità del territorio e dell’ambiente”

In un’Isola dove si contano circa 63mila abitanti sono seicento gli immobili colpiti da ordine di demolizione determinato da sentenza definitiva, 27mila le pratiche di condono da esaminare, suddivise tra le 9mila del primo condono dell’1985 cui hanno fatto seguito le 12mila del ’94 e le 6mila del 2003. Ischia è diventata negli anni il simbolo indiscusso del cemento selvaggio e proprio da qui Legambiente, in occasione della tappa di Goletta Verde nell’isola, rilancia l’appello al neo governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca affinché si proceda senza tentennamenti ad abbattere le case senza più appello e annunciare un chiaro e secco No a nuovi condoni per tracciare la strada per una svolta green in Campania.
Ieri con l’arrivo dell’imbarcazione ambientalista, i volontari di Legambiente hanno esposto lo striscione “Giù le mani dalla costa” per ribadire la priorità che dovrebbe entrare finalmente nell’agenda politica di amministratori regionali e comunali. Priorità testimoniata anche dall’elaborazione di Legambiente (su dati forze dell’ordine e Capitanerie, per l’anno 2014) secondo la quale crescono rispetto allo scorso le illegalità nel ciclo del cemento sul demanio. La Campania si piazza, infatti, al secondo posto in Italia dietro la Sicilia con 388 infrazioni accertate, il 16,5% sul totale nazionale, con 465 persone denunciate e arrestate e 213 sequestri effettuati lungo le coste regionali.
“La Regione Campania – dichiara Antonio Gallozzi, direttore di Legambiente Campania – dovrebbe capire che le risorse che non vanno depauperate sono proprio la qualità del territorio e dell’ambiente, veri volani di sviluppo per la nostra terra. Gli abbattimenti non fanno piacere a nessuno. Vorremmo che non si arrivasse mai alla demolizione di strutture, ma quando si tratta di manufatti abusivi occorre procedere non solo per lanciare un segnale forte, ma anche per prevenire ulteriori violenze al territorio, soprattutto in un’isola di Ischia caratterizzata da un territorio fragile e a rischio idrogeologico e sismico. Al neo governatore Vincenzo De Luca chiediamo un cambio di passo chiaro rispetto al passato: per ristabilire la legalità e fermare la piaga dell’abusivismo edilizio è necessario dire un chiaro e secco No a nuovi condoni e abbattere senza indugi gli immobili costruiti abusivamente. Senza una lotta efficace contro le varie forme di criminalità ambientale non ci potrà mai essere nessuna svolta green in Campania, né il rilancio della nostra economia sotto il segno dell’efficienza, dell’innovazione e della sostenibilità”.
L’intreccio tra camorra e politica è un impasto di cemento. Licenze edilizie fantasma, ordinanze di demolizione nascoste nei cassetti, piani regolatori e appalti truccati, abusivismo. Un assegno in bianco da mettere nella cassaforte dei clan e una manna per i colletti bianchi del mattone. I cantieri illegali non sono una necessità, quanto piuttosto un’opportunità: farsi la casa abusiva costa circa un terzo in meno rispetto ai prezzi di mercato e si hanno buone probabilità di farla franca. In più si può costruire in barba ai vincoli nelle aree di maggiore pregio, magari vista mare, sperando di godersi quella villa senza che qualcuno minacci di volerla abbattere. Ogni ipotesi di sanatoria alimenta nuovo cemento, come è successo con i tre condoni edilizi, quelli del 1985, del 1994 e del 2003. Se, per certi versi, la condanna sociale dell’abusivismo edilizio ha raggiunto una certa maturità, il ripristino della legalità attraverso la rimozione del corpo del reato è un principio che non ha ancora sfondato culturalmente, tanto che quando si muovono le ruspe, il fronte in difesa dei proprietari degli immobili è sempre ampio, compatto e, spesso, politicamente trasversale.
“L’abusivismo edilizio – dichiara Katiuscia Eroe, portavoce di Goletta Verde – rappresenta un’autentica piaga nazionale, prospera indisturbato da decenni e non conosce crisi, nutrendosi di alibi e giustificazioni. Eppure, combattere questa piaga significa, oltre che ristabilire la legge, anche ripristinare il paesaggio violato, patrimonio unico e inimitabile, che con le nostre città, i paesaggi e le spiagge liberati dal cemento selvaggio, devono diventare sinonimo di un turismo di qualità, basato sulla salvaguardia e sulla valorizzazione dell’ambiente, sulla bellezza di questa regione e dell’Italia intera. La sfida è combattere questa zona grigia, dove impera la corruzione che è diventata il principale nemico dell’ambiente a causa delle troppe amministrazioni colluse, degli appalti pilotati, degli amministratori disonesti e della gestione delle emergenze che consentono di aggirare regole e appalti trasparenti”.

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