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Servizio Speciale

di ANTONIO LUBRANO

Fotoricerca

di GIOVAN GIUSEPPE LUBRANO

Fotoreporter

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IL COMMENTO DELLA CURATRICE DELL’ EVENTO YLENIA PILATO, CONDUTTRICE DELLA SERATA: “È UN QUALCOSA DI MAGICO,

LA PRODUZIONE PITTORICA DI NICOLA EVOCA A TRATTI IL MARE NOSTRUM, QUELLO SOLCATO DAGLI ANTICHI MARINAI, I GRECI IN PRIMIS. LA SUA PITTURA LO RICORDA NELLA SCELTA TEMATICA E NEI COLORI: IL MARE E IL CIELO SONO ESPRESSIONE DI UN MONDO INTERIORE CHE SI MANIFESTA. ED ECCO CHE SULLA TELA I COLORI VIAGGIANO VELOCI, SI INTERSECANO E SI INSEGUONO IN UN BOLERO MISTERIOSO, L’ARIA STESSA RISUONA DI VIBRAZIONI DI LUCI E TONALITÀ CHE CREANO INCENDI EMOTIVI IN CHI LI OSSERVA. IL MARE DI NICOLA PORTA GIACE MAESTOSO E RIMANDA IN ALCUNE SCENE AI MITI GRECI.  LE BARCHE, COME MIGLIAIA DI ANNI FA, ANCORA OGGI AFFRONTANO PERICOLI DI MARE E DI TEMPESTE. MI VIENE DA PENSARE A QUELLE CHE HANNO PORTATO ENEA ED ULISSE AI LIDI ITALICI, CON IL SEME DELLE NOSTRE RADICI E DELLA CULTURA CLASSICA.

DI ANTONIO LUBRANO

COLLABORAZIONE: YLENIA PILATO

In questi giorni d’estate basterebbe una passeggiata vicino al mare per lasciare che il mormorare eterno ed assorto delle onde giunga a noi con la brezza leggera a donare frescura e ristoro. Il mare è una perfetta fonte di ispirazione. Il 21 agosto 2024 è stata inaugurata a Ischia la mostra intitolata ” Brezza di mare” dell’artista Nicola Porta presso la Torre del Molino ex carcere. Venti opere di forte impatto visivo, pensate in un crescendo emozionale, sono state collocate in un percorso espositivo che ha intrecciato arte e bellezza.  L’artista Nicola Porta è nato nel 1949 a Procida sull’isola di Arturo. Il suo percorso artistico cammina parallelamente alla sua esistenza, iniziata proprio a Procida. Attualmente abita a Telese Terme. Dipingere è stata da sempre la sua passione. Di umili origini e padre guardiano del faro, Nicola ha iniziato a dipingere all’età di 14 anni ritraendo scene di vita fanciullesca e sperimentando la tecnica dei colori a cera, complice fu un regalo del padre per incoraggiare la sua passione: un cavalletto e dei colori ad olio. Giorno dopo giorno affinava la sua tecnica ritraendo i paesaggi che gli stavano più a cuore. Rappresentavano per Nicola la culla, ogni piccolo dettaglio, come vedere il faro, i gabbiani che volavano liberi sul mare, i pescherecci ormeggiati al molo. Riceveva spesso complimenti da chi in lui vedeva un talento nascosto. Ancora ragazzo un giorno gli fece visita un dottore, amico  di famiglia che ebbe l’occasione di vedere uno dei suoi ultimi disegni che ritraeva dei cani intenti a cacciare in una boscaglia. Il medico rimase molto colpito dall’opera e volle averla a tutti i costi; Nicola prese atto di ciò rendendosi conto che l’arte ed in particolare la pittura erano una sua qualità.  Purtroppo però la famiglia non ebbe i fondi disponibili per far proseguire i suoi studi artistici ed è per questo che mise da parte il suo sogno e si dedicò alla vita di mare. Giunto al termine della sua carriera lavorativa, Nicola riprende quella passione che non aveva mai abbandonato del tutto. Dalle sue opere possiamo arguire la profondità del suo vissuto fatti di: viaggi interiori, l’ossessionata ricerca della libertà, e la spiccata bellezza delle forme con tonalità procidane piuttosto brillanti. Oltre la responsabilità di essere stato un capitano al comando, Nicola è un uomo sensibilmente attaccato alla sua terra, un uomo pieno di passioni e semplici emozioni che ha manifestato su tele nascoste durante i viaggi della sua vita lavorativa e non solo. La stiva della sua nave a lungo tempo è stata casa di quella speranza quotidiana.  Ora tutto ciò che ha fatto di un tesoro nascosto per tutti questi anni, finalmente sta emergendo alla luce. La stagione attuale, è perfetta per parlare di mare. Con la sua bellezza senza tempo il mare è da sempre la musa ispiratrice di Nicola Porta. Come disse Van Gogh:” il cuore di un uomo e’ molto simile al mare, ha le sue tempeste, le sue mare e nelle sue profondità ha anche le sue perle”. Il mare ha incantato Nicola, così come tutto ciò che fa parte del paesaggio marino: scene di vita marinara, lampare, barche. I colori delle opere esposte alla mostra “Brezza di mare” rendono l’idea di un mare cangiante, in continuo movimento e vivo. Il mare in tutta la sua bellezza, un mare capace di cambiare continuamente colore mostrando grande vivacità, capace di creare degli stati d’animo di pace e serenità, capace di emozionare. In mostra nella sala tra le opere pittoriche di Nicola una copia del Cam 59, il catalogo di arte moderna dove sono state pubblicate due sue opere. I visitatori hanno avuto modo di apprezzare ogni opera. Non è stato difficile immaginare al dolcissimo sciabordio delle onde, la vastità del mare, il vento che ci porta gli spruzzi di acqua salata. Si è espressa così la curatrice dell’ evento Ylenia Pilato, conduttrice della serata:”È un qualcosa di magico, come magico è questo dono visivo che Nicola Porta regala ai visitatori. Un bellissimo affresco di ambiente marino dove il pensiero nel silenzio s’infrange. L’espressività colorita del suo linguaggio ha offerto un allestimento visivo ben strutturato, accompagnando il visitatore in riva al mare tra emozioni e brezza. Sapore di sale, sapore di mare…La produzione pittorica di Nicola evoca a tratti il mare nostrum, quello solcato dagli antichi marinai, i greci in primis. La sua pittura lo ricorda nella scelta tematica e nei colori: il mare e il cielo sono espressione di un mondo interiore che si manifesta. Ed ecco che sulla tela i colori viaggiano veloci, si intersecano e si inseguono in un bolero misterioso, l’aria stessa risuona di vibrazioni di luci e tonalità che creano incendi emotivi in chi li osserva. Il mare di Nicola Porta giace maestoso e rimanda in alcune scene ai miti greci.  Le barche, come migliaia di anni fa, ancora oggi affrontano pericoli di mare e di tempeste. Mi viene da pensare a quelle che hanno portato Enea ed Ulisse ai lidi italici, con il seme delle nostre radici e della cultura classica. Barche guidate da marinai, esploratori, viaggiatori, guerrieri, sacerdoti di un destino incerto che leggono i presagi e ascoltano le profezie. È il momento ancora di narrare, sognare, dipingere per rinascere alla vita. Questo lo si legge nelle opere di Nicola. Ho avuto modo di conoscerlo personalmente alla Biennale di Procida. Da allora è nata la nostra amicizia.  Con grande piacere ringrazio l’amministrazione comunale di Ischia per aver accolto la mia richiesta di utilizzare la sala della torre del Molino ex carcere a Ischia, al fine di presentare Nicola come artista alla nostra comunità ischitana. Grazie alla sua mostra, abbiamo ritrovato un po’ tutti i nostri luoghi dell’anima, quelli veri, una barca che parla, un’onda del mare, una casa pittoresca… Ogni opera è stata una grande emozione tradotta sulla tela in pulsanti accordi cromatici. Il vernissage del 21 agosto 2024 è stato davvero speciale. Uno spettacolo ricco di emozioni. Chi non è riuscito ad essere presente al vernissage potra’ ammirare la mostra ad ingresso libero fino al 28 agosto dalle 16.00 alle 21.00. Sarà come lasciarsi accarezzare da una piacevole brezza di mare e lasciarsi conquistare dalla forza espressiva dell’arte di Nicola Porta”, ha concluso la curatrice ed artista Ylenia. La serata d’apertura è stata magistralmente arricchita dalle performance musicali di Denis Trani, noto ideatore di escursioni musicate con chitarra e voce qui a Ischia. La sua interpretazione nei brani di canzoni napoletane e la sua bravura sono indiscutibili. Tra una cantata e l’altra il bravissimo Denis ha letto due poesie che il pittore Ciro Esposito ( la cui poesia è stata apprezzata dalla Aletti Editore riconoscendogli il premio Mogol) ha voluto dedicare all’isola di Procida e al cielo e al mare di Napoli. Di seguito i due componimenti:

“O cielo e o mare e na / Chi nun” a vist o ciel e o mare è  napule / Nun sap” o paraviso addo’ se trova, /  Si scinn” a Marechiare qualche sera / Che festa quand” scenne a luna nova, t’assiett” è tien o mare sott’ a tavola  o cielo è na coperta arricamata, cantano dint” e barche e marinare che paradiso, abbascje Marechiaro. Sta Napule che gioia è nu splendore  / Azzurro è o cielo e o mareche tesoro, / A vierno e estate è sempre primavera / E chi murano sta, ca’ chiu nun more, / Napule è na sirena ammaliatrice / Fa riturna’ l’ammore dint” e core,  / Venite, ncopp ” a stimolare scoglie e l’ammore sentitelo chistu, prefumo e mare”. L’altro componimento, sempre scritto da Ciro Esposito, è stato dedicato all’isola di Procida, per rendere omaggio all’artista procidano Nicola Porta. Di seguito il testo: ” Procida / Si scinne nterr Procida /  Te ncante , a guarda o mare, /  Cu tanti piscature  / Ca tirano e rezze a mare. / Ma Procida è cunusciuta  /  Pecche ‘ e’ l’isola e l’ammore, / Quanti coppie e nnammurate / Cu sentimento e passione, / Suspirano d’ammore  / Pe resta’ sempe ‘ nzieme. / Procida e’ n isola ca fa ‘ncanta’ / Sunna’ e sempe fa suspira’ ” / Anche la poetessa Clementina Petroni ha recitato un suo componimento durante la serata. Si è aggiunta poi anche l’artista Magda Kismet recitando un suo componimento dedicato a Procida, per rendere omaggio all’isola dell’artista Nicola Porta. Il titolo è ” Brezza di mare” proprio come è stata intitolata la mostra. Di seguito i versi: ” Brezza di mare, / respiro d’arcangelo, / l’isola si risveglia / nell’alba di perla. /  Sussurri di mare / sfiorano i pensieri. / Dita di luce accarezzano lo sguardo. Tutto rinasce nell’isola di Arturo”. Durante la serata è stato presentato anche il libro dello scrittore Salvatore Di Costanzo intitolato ” Sognando Agartha”. Un libro molto interessante che ha affascinato tutti i presenti. Tutti sappiamo che sull’isola d’Ischia aleggiano molte leggende e tra le tante la porta di Agartha e il suo regno raccolgono molte storie.Ischia è un luogo ricco di magia, storia e leggenda. Il cosiddetto regno di Agartha, il cui accesso sarebbe dal Monte Epomeo, porterebbe energia e favorirebbe la sopravvivenza di questa specie sovrannaturale. L’isola continua ad affascinare i suoi visitatori anche per queste leggende misteriose che la circondano. Dunque, la serata inaugurale di ” Brezza di mare” si è rivelato sorprendentemente magica. Il presidente Luigi Castaldi dell’associazione Radici, ha reso anche lui omaggio al suo amico artista Nicola Porta,  con un discorso che è stato molto apprezzato. La serata ha proseguito  poi con la recita della poesia I custodi del mare scritta dall’artista Ylenia Pilato, dedicata ai delfini del mare di Ischia. Dopodiché Denis Trani ha concluso con un apprezzatissimo intermezzo musicale coinvolgendo anche il  pubblico che si è dedicato ad ammirare i dipinti dell’artista Nicola Porta.

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Il Servizio Speciale

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da ANTONIO LUBRANO

Con la Fotoricerca

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GIOVAN GIUSEPPE LUBRANO

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