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Servizio Speciale
di ANTONIO LUBRANO & MICHELE LUBRANO
Con Fotoricerca
di GIOVAN GIUSEPPE LUBRANO
Fotoreporter
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10 -11 AGOSTO 2024 – IL LANCIO DEI DESIDERI ESPRESSI E LA NOTTE DELLE STELLE CADENTI A ISCHIA HANNO MOBILITATO ISCHITANI E TURISTI PER SEGUIRE DAI PUNTI DI MAGGIORE OSSERVAZIONE UN EVENTO DELLA NATURA DAI MOLTI SIGNIFICATI SCIENTIFICI, ROMANTICI E… ILLUSORI –
L’ISOLA D’ISCHIA OFFRE UNA GRAN VARIETÀ DI LUOGHI DOVE POTERSI POSIZIONARE, PER OSSERVARE CON CALMA E TRANQUILLITÀ LA VOLTA STELLATA, SENZA SUBIRE TROPPO IL FASTIDIO DELLE LUCI DELLA CITTÀ, CON IL RELATIVO BAGLIORE CHE VA AD OFFUSCARE IL NITIDO BLU-NOTTE DELLA NOTTE. E SCUSATE L BISTICCIO DI PAROLA. UN LUOGO IDEALE DOVE POSIZIONARSI E CERCARE DI AVVISTARE LE SCIE LUMINOSE È DA SEMPRE IL BELVEDERE DI SERRARA FONTANA, CHE SOVRASTA SANT’ANGELO DA DOVE QUESTA, POTRÀ BENEFICIARE DI UNA VISTA SPETTACOLARE SU UN LUOGO INCONTAMINATO. A LACCO AMENO, MONTE VICO È UN ALTRO PUNTO DAL QUALE È POSSIBILE OSSERVARE LE STELLE, COME ANCHE IL LUNGOMARE DI CASAMICCIOLA COL BRACCIO DEL PORTO CHE SI DISTENDE OLTRE LA MARINA O IL MONTE ROTARO CON LE SUE SPIANATE. PUNTI PRIVILEGIATI, RIMANGONO ALTRESÌ, L’EREMO IN CIMA AL MONTE EPOMEO E IL LARGO DAVANTI AL BRACCONIERE, DOVE SI È DAVVERO SOLI CON LA NATURA, IL CIELO E LE STELLE
Lorenzo fu decapitato come Papa Sisto II e tanti altri. Il corpo venne deposto poi a Roma in una tomba sulla via Tiburtina. Su di essa Costantino costruirà una basilica, l’attuale basilica di San Lorenzo Fuori le Mura. La notte di oggi 10 agosto dunque, è dedicata al martirio di san Lorenzo, e le «stelle cadenti» rappresentano le lacrime versate dal Santo durante il suo supplizio, lacrime che vagherebbero eternamente nei cieli, e scenderebbero sulla terra solo nel giorno-notte a Lui dedicato: 10 agosto.
LA NOTTE DI SAN LORENZO, IL SUO SUPPLIZIO CON PIANTO E LA LEGGENDA DELE SUE LACRIME TRASFORMATE IN LUCENTI STELLE CADENTI
DI MICHELE LUBRANO
San Lorenzo non ha fatto dormire nella notte appena passata ischitani e turisti amanti delle stell e quelle cadenti. Il dubbio li ha assaliti-. Infatti sulla data della notte di San Lorenzo c’è parecchia confusione, tanto che molti si sono posti la domanda: “quando è ?“. Per evitare errori iniziamo a chiarire che giorno è San Lorenzo. La data dedicata al Santo è quella di oggi 10 agosto. Ora il dubbio è se la notte di San Lorenzo è quella tra 9 e 10 agosto ovverosia ieri sera, o la notte tra il 10 e 11 agosto. La risposta alla domanda quando è la notte di San Lorenzo è la seconda: in queste ore si verifica il famoso picco di stelle cadenti in agosto. La data è invariata, quindi anche la notte di San Lorenzo 2024 ricorre tra il 10 e l’11 agosto. La notte di San Lorenzo deve la sua notorietà al fenomeno delle stelle cadenti, ma cosa si cela dietro questo giorno? La notte di San Lorenzo è associata alla storia di questo martire San Lorenzo: le stelle cadenti che osserviamo rievocano infatti i carboni ardenti su cui il Santo morì per la fede. Non a caso le stelle cadenti che si vedranno (?) la notte che verrà sono chiamate “lacrime di San Lorenzo“. Quella di San Lorenzo è una data particolare: secondo la tradizione in questa notte viene raggiunto il picco di stelle cadenti. Questo evento astronomico coincide col passaggio meteoritico della Terra, dello sciame meteorico delle Perseidi; invece la tradizione popolare e la poesia considerano la «pioggia di stelle» in modo più romantico. Ma chi era san Lorenzo? E qual è il legame tra questo Santo e la pioggia di «stelle cadenti»? Eccola, la sua storia. Forse da ragazzo ha visto le grandiose feste per i mille anni della città di Roma, celebrate nel 237-38, regnando l’imperatore Filippo detto l’Arabo. Poco dopo le feste, Filippo viene detronizzato e ucciso da Decio, duro persecutore dei cristiani, che muore in guerra nel 251. L’impero è in crisi, minacciato dalla pressione dei popoli germanici e dall’aggressività persiana. Contro i persiani combatte anche l’imperatore Valeriano, salito al trono nel 253: sconfitto dall’esercito di Shapur I, morirà in prigionia nel 260. Ma già nel 257 ha ordinato una persecuzione anti-cristiana. Ed è qui che entra in ballo Lorenzo, della cui vita si sa pochissimo. E’ noto soprattutto per la sua morte, e anche lì con problemi. Le antiche fonti lo indicano come arcidiacono di papa Sisto II: assiste il Pontefice nella celebrazione dei riti, distribuisce l’Eucaristia e amministra le offerte fatte alla Chiesa. Viene dunque la persecuzione, e dapprima non sembra accanita come ai tempi di Decio. Vieta le adunanze di cristiani, blocca gli accessi alle catacombe, esige rispetto per i riti pagani. Ma non obbliga a rinnegare pubblicamente la fede cristiana. Nel 258, però, Valeriano ordina la messa a morte di Vescovi e preti. La stessa sorte tocca a papa Sisto II, ai primi di agosto del 258. Si racconta che Lorenzo lo incontra e gli parla, mentre va al supplizio. Poi il prefetto imperiale ferma lui, chiedendogli di consegnare «i tesori della Chiesa». Lorenzo chiede solo un po’ di tempo. Si affretta poi a distribuire ai poveri le offerte di cui è amministratore. Infine compare davanti al prefetto e gli mostra la turba dei malati, storpi ed emarginati che lo accompagna, dicendo: «Ecco, i tesori della Chiesa sono questi». Allora viene messo a morte. Valeriano non ordinò torture. Si può dire che Lorenzo sia stato decapitato come Sisto II e tanti altri. Il corpo viene deposto poi a Roma in una tomba sulla via Tiburtina. Su di essa Costantino costruirà una basilica, l’attuale basilica di San Lorenzo Fuori le Mura. Questa notte di oggi dunque, è dedicata al martirio di San Lorenzo, e le «stelle cadenti» rappresentano le lacrime versate dal Santo durante il suo supplizio, lacrime che vagherebbero eternamente nei cieli, e scenderebbero sulla terra solo in questo giorno; oppure, le «stelle cadenti» ricordano i carboni ardenti su cui il Santo, secondo la leggenda, fu martirizzato (su una graticola, il suo emblema). In ogni caso, la tradizione di questa notte, creerà un’atmosfera ricca di speranza: si crede infatti che si possano avverare i desideri di tutti coloro che si soffermino a ricordare il dolore di san Lorenzo, e il rituale più diffuso prevede che a ogni stella cadente si pronunci l’avvenimento auspicato.
michelelubrano@yahoo.i
DI ANTONIO LUBRANO
Ieri sera sul tardi, con la notte dell’ 11 di agosto, in tanti hanno potuto ammirare con il naso all’insù l’ immensità del cielo notturno ed attendere la caduta delle stelle, per esprimere, come da tradizione, i propri desideri. Da stamattina chi ha voluto vivere la tradizionale esperienza sta già sperando di vedere realizza i prorpi desideri espressi con i sogni trasformai in realtà. Però di fronte al fenomenodrller speciali sterlle cadenti di San Lorenzo una domanda dobbiamo porcela.Come interpretare quindi l’ apparire di stelle cadenti nella notte di San Lorenzo appena trascorsa? Come fenomeno meteorologico del firmamento sopra la nostra isola, o come suggestiva leggenda legata alla storia ed al martirio di San Lorenzo ai primi due secoli del primo millennio? Chi non approfondisce da un punto di vista culturale e scientifico oltre che storico e religioso il significato del tradizionale appuntamento della notte fra l’ atteso 10 e 11 agosto, la notte di San Lorenzo, gli sembrerà una serata tirata per le lunghe, di solo divertimento in cui, dopo aver consumato una bella cena con l’innamorata o in gruppo di amici, uscirà all’aria aperta, per guardato il cielo stellato, si illuderà di aver visto la stella luminosa cadente, indicandola con insistenza al proprio vicino e insieme esprimeranno il rituale desiderio. Sono desideri per lo più segreti, non svelati, intimi, con la nascosta convinzione che potranno essere esauditi. Da chi, da San Lorenzo? Senza averlo pregato. Forse dall’astrofisica Margherita Hack che fino al suo ultimo respiro, prima di lasciare questo mondo, ha disconosciuto il grande autore del creato. Dall’inferno in cui si ritrova non avrebbe potuto farlo, per scarsi poteri. Saranno invece desideri lanciati così, nell’atmosfera buia di una notte stellata particolare dove chi vi ha creduto si sentirà felice. In ogni modo, la notte di San Lorenzo non è stata celebrata per caso. I riferimenti sono seri e bisogna partire da essi. San Lorenzo, il Santo a cui è ispirata la festa ed il rito tradizionale, fu martirizzato il 10 agosto 258 a Roma durante la persecuzione voluta dall’imperatore romano Valeriano nel 257. La Chiesa cattolica lo venera come Santo. Lorenzo è stato uno dei sette diaconi di Roma. Decapitato come tanti martiri dell’epoca, San Lorenzo non potè trattenere il pianto durante il suo supplizio. Le sue lacrime, secondo la leggenda vagherebbero eternamente nei cieli, trasformate in lucenti stelle cadenti, visibili all’occhio umano per chi vi riesce. Poiché sono in tanti a cadere nella suggestione, gli appassionati della visione stellare giurano di vedere le…stelle. San Lorenzo placet. Quindi, la notte di San Lorenzo, conosciuta in tutto il mondo come “la notte delle stelle cadenti”, quando il cielo offre uno spettacolo unico e suggestivo, le cui protagoniste sono le “Perseidi”, anche conosciute come “lacrime di San Lorenzo”; ossia, per dirla da astrologo, che non siamo, asteroidi-meteoriti che provengono dalla costellazione di Perseo e che lasciano scie luminose in cielo da fine luglio fino al 20 agosto circa, con un picco che si concentra intorno alla notte del 10 agosto. Anche qui a Ischia ovviamente, è possibile ammirare il meraviglioso cielo stellato e, per l’occasione, sono stati organizzati eventi speciali per accompagnare la serata delle stelle cadenti, in alcuni luoghi strategici e poco illuminati per godersi lo spettacolo. C’è chi ha passato la serata e la nottata di ieri all’Epomeo, dopo aver consumato in comitiva una ricca cena preparata dagli eredi del vecchio gestore Fiore , chi si è recato al Bracconiere, chi sul Castello d’Ischia, chi a Campagnano e chi infine in posti particolarmente alti e isolati dell’isola per vivere la straordinaria serata sotto le stelle ed esprimere quei desideri covati per un anno intero. Torna pertanto l’appuntamento per gli eno-appassionati che potranno così degustare vino genuino delle terre di Ischia e brindare alla notte di San Lorenzo ammirando lo spettacolo delle stelle cadenti anche dalle cantine più suggestive della nostra isola. Immersi in una dimensione surreale, gli appassionati dello stellare evento ammireranno, allo stesso tempo, l’isola da particolari postazione ed inesplorati punti di visione, e farlo alla luce delle stelle e dello speciale sciame meteorico estivo. In definitiva, per la notte di San Lorenzo delle prossime ore , l’isola d’Ischia offre una gran varietà di luoghi dove potersi posizionare, per osservare con calma e tranquillità la volta stellata, senza subire troppo il fastidio delle luci della città, con il relativo bagliore che va ad offuscare il nitido blu-notte della notte. E scusate il bisticcio di parola. Un luogo ideale dove posizionarsi e cercare di avvistare le scie luminose è da sempre inoltre il belvedere di Serrara Fontana, che sovrasta Sant’Angelo da dove è possibile beneficiare di una vista spettacolare su un luogo incontaminato. A Lacco Ameno, Monte Vico è un altro punto dal quale poter osservare le stelle, come anche il lungomare di Casamicciola col braccio del porto che si distende oltre la Marina o il Monte Rotaro con le sue spianate. Un punto privilegiato, come abbiamo indicato sopra, rimane altresì, l’eremo in cima al Monte Epomeo, con una vista mozzafiato, dove si è davvero soli con la natura, il cielo e le stelle. La nostra isola è, poi, molto particolare e offre l’opportunità di poter godere delle stelle cadenti anche dalla riva del mare: dalla spiaggia dei Maronti, a due passi dalle onde del mare la porzione di cielo osservabile è ampia e sgombra da luci, come anche la baia di Citara a Forio. Tanti i luoghi raggiungibili anche a piedi e caratteristici che potranno essere sperimentati un po’ da tutti questa sera, dove si potrà trascorrere una serata diversa in compagnia di amici, e costruire dei ricordi che resteranno indelebili nella mente, emozioni legate a doppio filo al fascino dei luoghi storici della nostra bella isola.
info@ischiamondoblog.com
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GIOVAN GIUSEPPE LUBRANO
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