Superare le divergenze gestionali ed avviare iniziative adeguate per il rilancio

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Di MICHELE LUBRANO

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L’isola può sentirsi unita anche per l’effetto delle attività portuali dei suoi cinque approdi per la nautica da diporto, ed i suoi circa millecento posti barca attualmente operativi. L’isola d’Ischia al riguardo si propone sul mercato turistico con grandi ambizioni di sviluppo nel settore. Tanti i progetti ancora da realizzare, le eccellenze al momento sono costituite dai moli di ormeggio di Lacco Ameno e di Porto d’Ischia, gli unici attrezzati in maniera tale da poter accogliere panfili e yacht che superano i 60 metri di lunghezza. Un soddisfacente equilibrio fra gestione privata e pubblica si registra presso lo scalo di Casamicciola Terme, mentre ancora tanto da fare c’è sicuramente a Forio e Sant’Angelo, dove continue diatribe legali ed amministrative fra enti pubblici e privati, fanno scontare enormi ritardi sul piano organizzativo e della realizzazione delle infrastrutture e dei servizi. A monitorare il sistema Ischia e fare il punto della situazione, sono gli stessi utenti. L’unione nazionale armatori da diporto è da tempo in prima linea nel fornire le sue valutazioni in ordine al livello organizzativo e gestionale raggiunto nei diversi scali isolani. L’Organizzazione, da tempo segue con interesse gli sviluppi di un mercato come quello isolano che in prospettiva avrà grandissime potenzialità e sembra – in questo momento – la più titolata ad assegnare i punti sulla speciale pagella di qualità dei servizi. Cominciamo da Lacco Ameno, che oltre ad avere i più importanti alberghi di lusso, è storicamente sull’isola il luogo dove è nata la cultura della portualità turistica. Non male viene giudicata la gestione attuata dalla “Luise”, al molo “Seventh Heaven” dove solitamente attraccano i panfili dei vip e dei personaggi come Abramovich, la famiglia McDonald, lo sceicco del Qatar, i principi sauditi. Insufficiente viene giudicato invece l’insieme dei servizi offerti dalla gestione comunale all’altro approdo, quello della Fundera. Analoga valutazione, anche se con sfumature meno marcate, per lo scalo di Casamicciola, dove i servizi offerti dai privati vengono giudicati eccellenti a fronte di quelli comunali. Nel caso di Sant’Angelo, i diportisti rilevano addirittura passi indietro rispetto al recente passato e per Forio si segnala il preoccupante perdurare di una situazione di anarchia gestionale, che determina una pessima organizzazione dei servizi. La patata bollente in mano al sindaco Francesco Del Deo, primo diportista ed eccellente esperto di nautica da diporto.

IL PORTO DI CASAMICCIOLA E GLI APPRODI TURISTI PER LA NAUTICA DA DIPORTO DI LUSSO

L'APPRODO TURISTICO DI LACCO AMENO

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27/11/2017 · Ischia e la storia