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Servizio Speciale

di ANTONIO LUBRANO

Fotoricerca

di GIOVAN GIUSEPPE LUBRANO

Fotoreporter

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L’IMPORTANTE  CONTRIBUTO DELLA FESTA PATRONALE DI SAN GIOVAN GIUSEPPE DELLA CROCE AL RILANCIATO TURISMO RELIGIOSO SULL’ISOLA D’ISCHIA

ORMAI È RISAPUTO  CHE LE FESTE PATRONALI ALLA LORO MANIERA DANNO UN VALIDO CONTRIBUTO AL TURISMO RELIGIOSO SULL’ ISOLA CON LE PROPRIE SPETTACOLARI PECULIARITÀ, A COMINCIARE DAI FUOCHI PIROTECNICI. LO HANNO PERFETTAMENTE CAPITO SOPRATUTTO GLI AMMINISTRATORI DEL COMUNE D’ ISCHIA, I QUALI NEL MERITO SI SONO RESI AUTORI DI UNA GRADITA INIZIATIVA RILANCIANDOLA CON IL SEGUENTE COMUNICATO:” IN OCCASIONE DEI SOLENNI FESTEGGIAMENTI IN ONORE DI SAN GIOVAN GIUSEPPE DELLA CROCE, IL COMUNE DI ISCHIA OSPITERÀ UNA SERIE DI SPETTACOLI PIROTECNICI CHE SI SVOLGERANNO NELLE SERATE DEL 29 E 30 AGOSTO, NONCHÉ IL 1° E 2 SETTEMBRE 2024. GLI SPETTACOLI, ORGANIZZATI DALLA PARROCCHIA DI S. MARIA ASSUNTA E AFFIDATI ALLA DITTA “PIROTECNICA BARANESE”, SI TERRANNO NELLO SPECCHIO ACQUEO A NORD DEL CASTELLO ARAGONESE, OFFRENDO UNO SCENARIO SUGGESTIVO E SPETTACOLARE”.

DI ANTONIO LUBRANO

Giovedi 28 con la tradizione “scesa” del Santo dalla propria nicchia per la intronizzazione, sono cominciati i solenni festeggiamenti nell’anno del Signore 2024  in onore del Santo Patrono e concittadino San Giovan Giuseppe della Croce. Oggi domenica 1 settembre la festa entra nella sua  fase ultima e culminante dell’evento religioso e patronale più importante del Borgo e dell’isola. Ischia Ponte in particolare vive la festa del Santo con devozione e sentimento filiale di popolo devoto. La Chiesa parrocchiale dello Spirito Santo guidata dal parroco Don Pasquale Trani e la casa natale di San Giovan Giuseppe poco distanti l’una dall’altra nella via Luigi Mazzella, aprono i battenti questa mattina di buon’ora per le rituali messe mattutine della domenica in festa. Alle 9.30 nella chiesa dove si venera la settecentesca statua di San Giovan Giuseppe della Croce il Vescovo di Ischia  Mons. Carlo Villano col parroco Don Pasquale Trani e i canonici della Collegiata, celebrerà il suo pontificale in presenza anche della bella statua della Madonna di Costantinopoli trasferita venerdi mattina in processione dalla vicina Congrega dell’Arciconfraternita alla chiesa dello  Spirito Santo posizionata su di un apposito trono alla sinistra dell’ altare maggiore e dello stesso Santo Patrono Giovan Giuseppe della Croce. Alle 19,00 di questa sera le due belle immagini della Madonna  e del Santo Concittadino usciranno in solenne processione percorrendo il Borgo attraverso Via San Giovan Giuseppe della Croce, il Piazzale delle Alghe, via Luigi Mazzella, via Seminario e via Leonardo Mazzella per raggiungere la chiesa parrocchiale del Buon Pastore dove ad attendere i Santi per rendere loro omaggio e devozione saranno il parroco Don Antonio Angiolini con i suoi parrocchiani. Dopo il sacro rito della benedizione al popolo esulante e devoto la processione con la Madonna di Costantinopoli e San Giovan Giuseppe farà ritorno al Borgo nella chiesa della Spirito Santo accompagnata dalla Banda musicale Città di Ischia accreditata ufficialmente al festeggiamenti per i matinè ed i concerti serali. E sarà proprio questa sera alle ore 21.30 che la Bands Musicale Città di Ischia si esibirà in un concerto lirico-sinfonico con la partecipazione  del tenore Francesco Malapena. La penultima serata festiva si concluderà con degustazione allo stand gastronomico. Ormai è risaputo  che le feste patronali alla loro maniera danno un valido contributo al turismo religioso sull’ isola con le proprie spettacolari peculiarità, a cominciare dai fuochi pirotecnici. Lo hanno perfettamente capito sopratutto gli amministratori del Comune d’ Ischia, i quali nel merito si sono resi autori di una gradita iniziativa rilanciandola con il seguente comunicato:” In occasione dei solenni festeggiamenti in onore di San Giovan Giuseppe della Croce, il Comune di Ischia ospiterà una serie di spettacoli pirotecnici che si svolgeranno nelle serate del 29 e 30 agosto, nonché il 1° e 2 settembre 2024. Gli spettacoli, organizzati dalla Parrocchia di S. Maria Assunta e affidati alla ditta “Pirotecnica Baranese”, si terranno nello specchio acqueo a nord del Castello Aragonese, offrendo uno scenario suggestivo e spettacolare”. Coloro che sono contro le fese patronali e contro i festosi e fantasiosi fuochi pirotecnici già storcono il muso. Ma se ne facciano una ragione. Un paese come il nostro che principalmente vive di turismo, oltre a migliorarsi nel suo assetto sociale ed ambientale, difende le sue tradizioni per darsi una identità meglio definita e con qualcosa di più da “vendere”. Le feste patronali rappresentano il lato tradizionale più seguito  dei nostri usi e costumi di vita sull’isola, e rientrano di diritto nell’indice di gradimento dei nostri ospiti tedeschi, svizzeri, inglesi, olandesi e fino qualche anno fa anche russi, serbi, croati e bosniaci. In realtà occupano le prime posizioni nella graduatoria, dietro solo il nostro mare, le terme,il verde, le spiagge, l’ospitalità. Secodo il pensiero di Francesco Esposito che condividiamo in pieno “La bellezza delle feste patronali sta anche – e soprattutto – nei volti di coloro che, con grata, sicura e sorridente gioia, vivono nella memoria la loro appartenenza, la felicità del loro “esserci”, riconoscendosi parte della Tradizione viva, antica e sempre nuova!”. Al riguardo è stato più volte ribadito che le feste religiose patronali hanno anche un serio risvolto turistico importante. La festa di San Giovan Giuseppe della Croce nella sua pienezza, che rivitalizzata ogni anno sempre più, permette ai turisti e agli ischitani stessi, tra le altre cose, di ammirare un Centro Storico di Ischia Ponte diverso, immerso in un’atmosfera festosa e magica, con le luminarie stradali, gli addobbi ed i fuochi d’artificio resi  ancor più solenni da appropriati sottofondi musicali, che lo fanno apparire (il Borgo)  ancor più bello di quanto sia già. I Tour Operator che lavorano con la nostra isola, lo sanno e spronano le autorità locali a gettare nuove e più sicure  basi per ufficializzare un certo tipo di turismo religioso che la Chiesa di Ischia,  da parte sua  può e deve prendere in considerazione, favorendone col proprio appoggio e disponibilità, il rilancio. Sull’isola nell’arco dell’anno si svolgono numerose feste patronali. Ogni Comune  ne vanta più di una, con Comitati di supporto che si impegnano al massimo per far bella figura. Fede e tradizione sono le componenti di base per mantenere vivo l’entusiasmo che anima le comunità parrocchiali  che nelle feste in onore del proprio Santo credono e si rispecchiano in essere per ritrovare valori passati fissati purtroppo solo nei ricordi. Le processioni, il suono a distesa delle campane, le luminarie stradali, i fuochi pirotecnici, le bancarelle, l’allegria dei bambini, la banda musicale sono tutte componenti insostituibili in una festa che si rispetti. L’ischitano di fede e di passioni non fa mistero del suo attaccamento a tradizioni e culture dei propri padri che gli armonizzano l’esistenza, quasi che fossero ancore di salvezza per non precipitare in vuoti da dove poi sarà difficile uscire. Le Feste patronali nel paese in cui si consuma con pienezza il proprio vissuto quotidiano con sguardi al passato ed al futuro prima ancora che si ragioni sul presente, mettono decisamente di buon umore. Chi non è d’accordo non creda di non avere il problema.

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GIOVAN GIUSEPPE LUBRANO

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