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Servizio Speciale

di ANTONIO LUBRANO

Fotoricerca

di GIOVAN GIUSEPPE LUBRANO

Fotoreporter

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OGGI NEL RITUALE GIOVEDI’  DELLA  FESTA 2024  L’ ATTESA INTRONIZZAZIONE DELLA SETTECENTESCA STATUA DEL SANTO CONCITTADINO

  IL TESORO “POVERO” DI FRATE CENTO PEZZE  – QUESTA MATTINA I COMPATRONI SCELTI CHE HANNO IN CUSTODIA IL “TESORO” DI SAN GIOVAN GIUSEPPE DELLA CROCE CONSERVATO NEL FORZIERE DELLA SAGRESTIA DELLA CHIESA DELLO SPIRITO SANTO, CON INEVITABILE EMOZIONE LO TIRERANNO FUORI PER LA VESTIZIONE DEL SANTO PRIMA DELLA SUA INTRONIZZAZIONE. IL “TESORO” CHE NON HA NULLA A CHE VEDERE CON QUELLO PIÙ CORPOSO DI SAN GENNARO, NON PRESENTA NÈ GEMME E PIETRE PREZIOSE, NÈ MITRE D’ORO NÈ CORONE E COLLANE REGALI, MA SOLTANTO IL “CORREDO” PER L’ORNAMENTO CHE CONSISTE IN QUATTRO PEZZI D’ORO PURO QUALI LE DUE TESTIERE, IL CORDONE MONACALE E LA CROCE CHIODATA – SABATO SCORSO SERATA DI SOLIDARIETÀ PARROCCHIALE

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DI ANTONIO LUBRANO

La Festa di San Giovan Giuseppe della Croce nel suo rituale giovedì del programma festivo. parte questa mattina dalla Chiesa  Santuario dello’Spirito Santo, con la toccante e suggestiva cerimonia dell’attesa e tradizionale  “discesa”  della settecentesca e storica statua del  Santo Concittadino dalla sua abituale nicchia per la solenne intronizzazione. Sono chiamati al tradizionale rito i “portantini” devoti che ogni anno sono lì ad assolvere ad un compito di cui si sentono fieri e gratificati, per amore di San Giovan Giuseppe. Si suoneranno le campane  a festa con qualche botto di fuochi d’artificio di contorno e si registrerà la prima mattutina affluenza in massa degli ischitani devoti che canteranno lo storico inno a San Giovan Giuseppe “’O Gran Santo”. Saranno presenti anche gli ischitani emigrati, giunti sull’isola per la particolare  occasione di festa,  da San Pedro di California New York e da Mar del Plata in Argentina. Sono in tanti ad aver fatto ritorno nella loro isola, per la festa del loro Santo Protettore e concittadino a cui si sentono molto legati. Parteciperanno domani mattina alla processione della Madonna di Costantinopoli e sua intronizzazione nella Chiesa dello Spirito Santo accanto a San Giovan Giuseppe della Croce. A dominare la scena a difesa dei Festeggiamenti così come sono stati programmati, dentro e fuori della Chiesa,fino allo spettacolo finale della fantasia pirotecnica di fuochi d’artificio stabilito per lunedì sera 2 settembre.Terranno banco i collaboratori del gruppo giovanile accreditato alla Parrocchia-Santuario che si muoverà con la guida dell’ormai nuovo Parroco  della Collegiata dello Spirito Don Pasquale Trani il cui dominio pastorale  va da Ischia Ponte centro fino all’Addolorata, passando per la Cappella del Carmine e San Antonio fino alla Bambenella alla Mandra. Questo giovedi d’apertura dei festeggiamenti in onore del Santo concittadino è cosi descrito con sentimento devozionale da Francesco Esposito cuultore del Santo e della Madonna sella Cogrega: I solenni festeggiamenti in onore dell’Incoronata di Costantinopoli e di San Giovan Giuseppe della Croce iniziano il giovedì mattina, quando si rinnova il primo e, forse, il più intimo rituale della festa per i devoti del patrono: la folla di fedeli, dopo aver partecipato alla messa delle ore nove, attende che il settecentesco simulacro ligneo di San Giovan Giuseppe venga tolto dalla nicchia, dove è esposto tutto l’anno, per essere “intronizzato” sul “tosello” (un trono realizzato appositamente per esporre solennemente la statua nei giorni di festa). Sul manifesto dei festeggiamenti il rito è proprio chiamato “intronizzazione” ma per il popolo , da sempre, il giovedì mattina è il giorno in cui “se scènne ‘o Santo”. Si, perché più dell’intronizzazione in sè, l’attesa del popolo è tutta per quel preciso momento in cui la statua del santo inizia a vibrare, a muoversi, per “scendere” in mezzo al popolo; si attende il suono della campana della sagrestia, è quello il segnale, il momento preciso in cui, sulle note dell’antico responsorio esplode la gioia: applausi, lacrime, grida, sparo di colpi a salve, il suono solenne dell’organo e quello festoso delle campane. San Giovan Giuseppe è tornato in mezzo al suo popolo, simbolicamente, ritualmente. Mentre mani pie e devote preparano il simulacro del Santo con aureole auree e il cordone donato dai “cari figli lontani” negli anni ’30, il popolo, in fila, rende omaggio al Santo baciandone il piede e toccando il piedino di quel dolcissimo Gesù Bambino che stringe tra le braccia. Quando l’ultimo devoto ha avuto modo di comunicare silenziosamente al Santo i propri affanni, di consegnare le proprie preghiere, allora il simulacro viene sollevato e “intronizzato”. La festa è iniziata! San Giovan Giuseppe è in trono, da solo, ma per poco: sul “tosello” vuoto, quello di destra, al mattino del giorno dopo (‘o viernarì d”a festa) sarà intronizzata la “Castellana”, l’Incoronata di Costantinopoli, dopo essere stata portata solennemente in processione per le strade del Borgo di Celsa. Sabato  sera scorso 24 agosto, in via Girolamo Rocca, ha avuto luogo La Serata di Solidarietà  Parrocchiale, una bellissima anteprima all’aperto anticipando i  festeggiamenti della Madonna di Costantinopoli e di San Giovan Giuseppe della Croce! All’accensione delle luminarie per il borgo di Ischia Ponte è succeduta una S. Messa con suffragio del defunto vescovo Filippo Strofaldi (morto il 24/8/2013) e il teatrino dei burattini per i piccoli sulla vita del santo patrono, mentre i 250 presenti potevano degustare tante cose prelibate cucinate da tante mamme e non solo della nostra comunità! Durante la serata sono stati raccolti 1.410 € che si aggiungono agli altri 700 € (fino a lunedì sarà ancora possibile fare in parrocchia la propria offerta) che andranno devoluti ad una famiglia che sta vivendo la seria difficoltà di salute di un proprio giovane figlio.“ Un grazie a tutti, ha tenuto  formulare  Don Pasquale Trani amato nuovo  parroco del Borgo antico di Ischia Ponte, per i mille modi con cui avete collaborato, ha dichiarata Don Pasquale, e un ringraziamento speciale all’ Amministrazione Comunale e al Bar Monzu’! La Madonna e San Giovan Giuseppe della Croce ci benedicano e custodiscano la vita di questo giovane per cui abbiamo pregato e fatto la nostra piccola parte”.

lubranoantonio516@gmail.com

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Il Servizio Speciale

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da ANTONIO LUBRANO

Con la Fotoricerca

 effettuata da

GIOVAN GIUSEPPE LUBRANO

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