§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§

Servizio Speciale

di ANTONIO LUBRANO

Fotoricerca

di GIOVAN GIUSEPPE LUBRANO

Fotoreporter

§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§

L’ARTISTA YLENIA PILATO,PRESENTE ALLA MOSTRA NON HA MANCATO DI ESPRIMERE IL SUO ENTUSIASMO:”

È STATO PIACEVOLE AMMIRARE LE OPERE ESPOSTE DEGLI ARTISTI PIÙ INFLUENTI. È STATA UN’OTTIMA INIZIATIVA CULTURALE.  QUESTO CONFERMA CHE ANCORA OGGI L’ARTE E IL DESIDERIO DEL BELLO VIVONO SULL’ISOLA D’ISCHIA ATTRAVERSO LE MOSTRE. IL RAPPORTO TRA PITTURA E GIOCO È IN CONTINUA EVOLUZIONE E LO DIMOSTRA PERFETTAMENTE LA LOCATION ” IL PICCOLO PRINCIPE “, DIVENTATA IN MODO NATURALE, GIOCOSO APPUNTO, SEDE DI SPICCO PER L’ESPOSIZIONE DI ARTE CONTEMPORANEA. PERSONALMENTE HO APPREZZATO MOLTO L’OPERA  “MAMOZIO INTELLIGENTE” DI ELIO WASCHIMPS. LUI È POTENTE E SUGGESTIVO COME ARTISTA, CAPACE DI MATERIALIZZARE GLI ASPETTI PIÙ PROFONDI DELL’INCONSCIO IN UNA RAPPRESENTAZIONE DRAMMATICA E IPNOTIZZANTE IN CUI IL COLORE SI FA MATERIA E LA FIGURA SI DEFORMA NELLA TRAGICITÀ DELLA SOLITUDINE, UMANA E CULTURALE, CUI LA STORIA SEMBRA DECISA A CONDANNARCI. HO APPREZZATO ANCHE L’ARTE DI RICCARDO DALISI. NELL’EPOCA DELL’ELETTRONICA E DELLA HIGH TECH,  RIDONA UMANITÀ E GIOCOSA PIACEVOLEZZA ALLE SUE OPERE. NELL’ARTE DEL NUOVO MILLENNIO DALISI EMANA MESSAGGI DI SERENITÀ  E SPERANZA, GIOIA DI VIVERE, DI FIDUCIA NELLE POSSIBILITÀ DELL’UOMO E NELLA RELIGIOSITÀ DA CUI SI GENERA LIMPIDA INTELLIGENZA. INVITO TUTTI GLI AMANTI DELL’ARTE A VISITARE LA MOSTRA CHE DAL PICCOLO PRINCIPE DA’ LUSTRO A TUTTA L’ISOLA D’ISCHIA.  CHAPEAU!”

DI ANTONIO LUBRANO

Collaborazione; Ylenia Pilato

Una domenica all’insegna dell’arte quella del 7 luglio 2024, dove è stata inaugurata una mostra d’arte contemporanea di opere provenienti dall’archivio della Galleria Del Monte a Forio presso il negozio di giocattoli “Il piccolo Principe” in Via Provinciale Lacco 92 a Forio. La Galleria Del Monte per molti anni, precisamente dal 1984 al 2013 ha arricchito la vita culturale dell’isola d’Ischia con varie mostre di artisti italiani e stranieri. Basti pensare che i più grandi nomi hanno esposto in questa sede. Ne menzioniamo alcuni: Fabrizio Clerici, pittore e scenografo, fu un eclettico artista la cui matrice compositiva si apri’ a numerose suggestioni. Espose nel 1984 presso la Galleria Del Monte a Forio i disegni per l’Orlando Furioso dell’Ariosto. Ivo Fruet nelle cui opere ha rappresentato i temi che lo interrogavano, problemi sociali, la guerra, l’imporsi della macchina e la crescente distruzione della natura animale e vegetale. Aldo Caron, grande scultore scomparso nel 2006, strinse un rapporto di fraterna amicizia e di stima reciproca con Afro e Mirko Basaldella, con Franco Gentilini e con l’editore De Luca. In occasione del vernissage di domenica 7 luglio 2024 presso il negozio Il “Piccolo Principe ” ha destato particolare  interesse la scultura di Aldo Caron in ceramica raku denominata “Strega” dell’anno 2001. La sua arte approdata presto sulle sponde dell’arte informale, in quell’area in cui allora si muovevano artisti come Mirko e Leoncillo, vi è rimasta saldamente radicata. Il negozio” Il Piccolo Principe” di Lora Del Monte, figlia di Giuseppe Del Monte della nota galleria Del Monte , si è presentato così in una nuova veste. Insieme ai giochi, i visitatori hanno ammirato alcune opere di forte impatto visivo. In esposizione Riccardo Dalisi,  le cui opere nel panorama dell’arte contemporanea, rivelano un artista che come disse G. Dorfles sa essere garbato, gioioso, ilare, ironico e anche umano, fantastico, persino grottesco. La sua ricerca espressiva spazia nel mitico, nell’arcaico, nel sacro. Materiali poveri come ferro, rame e ottone, sono impiegati con amorevole manualità artigianale. Presente anche un’opera ad olio di Heinrich Steiner intitolata ” Im Steingarten”. L’artista Steiner si distingue per una pittura di paesaggio nella quale ricerca vedute caratteristiche, piene di un proprio lirismo. Da qui, il gusto per lo scorcio pittoresco, per l’inquadratura suggestiva. La sua pennellata ha un tocco notevolmente corsivo. Tutta la composizione è pervasa di un pacato realismo ed una freschezza derivante dalla capacità tecnica dell’artista, per il quale è fondamentale tradurre le emozioni in immagini tramite un tocco molto mosso e corsivo di ispirazione impressionistica. Colpisce anche il fumettista veronese Milo Manara, le cui opere mettono al centro una dimensione ricorrente nella sua poetica: il dialogo tra arte e vita. Del maestro che con il suo tratto di penna ha fatto sognare e ha incantato generazioni di lettori, colpiscono la sinuosa sirena con il Torrione sullo sfondo, il panorama inconfondibile di Forio, che sorride e ammalia proprio come la nostra isola, insieme alla sua eterea ” donna del Soccorso”, altro tributo alla nostra isola. La sensibilità e il senso dell’estetica hanno portato a Manara a diventare un fumettista tra i più importanti sulla scena internazionale del fumetto, non solo erotico. Su una parete spicca l’opera ad olio di Gianni Pisani, il quale appartiene alla generazione di artisti che, a partire dalla metà degli anni Cinquanta, ha contribuito a un sostanziale rinnovamento della scena artistica napoletana, instaurando un dialogo con correnti internazionali quali Pop Art, New Dada, Body Art ma al tempo stesso elaborando tali proposte rifacendosi al proprio vissuto biografico e alle proprie radici geografiche. Su un’altra parete del negozio di giocattoli ” Il piccolo Principe ” spiccano le serigrafie della serie ” Cuori” di Mojmir Jezek. Nella sua lunga carriera ne avrà disegnati a migliaia. Eppure ” nessun cuore” di Jezek è uguale all’altro: ognuno ha un suo slancio di colori e ispirazioni, ognuno ha una sua storia. La poliedricità comunicativa e l’originalità dell’artista sono riuscite con semplicità a conquistare i visitatori durante il vernissage. Apprezzate molto le opere del pittore naif  Michele Petroni in arte” Peperone”. Nelle sue tele si può sentire l’amore per la sua terra, che rivive attraverso la sua pittura portandoci in una dimensione precedente all’avvento del turismo. Il suo è un racconto pieno di elementi e dettagli decorativi Apprezzato in tutto il mondo, oggi si vantano numerose tele ad olio e collage che Peperone generosamente ha lasciato in eredità al suo paese, fonte di ispirazione per i suoi lavori. In esposizione su una parete di fronte ai lavori di Peperone, colpiscono le opere di Renzo Meschis, entrambe realizzate in acrilico raffiguranti una Lacco Ameno e una Forio. I suoi quadri appaiono come un racconto fotografico. Dalle sue opere viene fuori, oltre la personalissima cifra stilistica autografa e riconoscibile, il coloratissimo mondo costruito per paesaggi isolani. I suoi maestri furono: Paolo Caruso, Alfonso Amorelli, Gaetano Zingales, per citarne alcuni. Molto apprezzata su un’altra parete del negozio “Il piccolo Principe” l’opera fotografica intitolata Pagoda di Giulio Parisio, uno dei giganti della fotografia italiana, un autore complesso che ha saputo unire una straordinaria capacità commerciale con una ricerca stilistica di altissimo livello. Marinetti lo defini’ il più futurista dei fotografi napoletani e questo riconoscimento è più che meritato. Esposta su un’altra parete con tecnica mista su tela l’opera ” L’arciere senza frecce” di Mauro Casarin, artista nato in Italia nel 1958. Le sue opere sono passate in asta 28 volte. Di forte impatto visivo l’opera dell’artista Ahmad Alaa Eddin dalla Siria realizzata ad olio intitolata ” giungo tardi agli appuntamenti d’amore”. Le cognizioni su cui lavora si sviluppano dentro un contesto che trova la sua vera radice dentro la manipolazione della pittura che si sviluppa nella tela come colore; un divenire che nell’opera diventa una forma analitica di scrittura e una rappresentazione inclusiva del proprio essere e della propria storia. All’interno dell’opera emerge una simbologia che rimanda ad altre forme di comunicazione con un linguaggio che segna e che fondamentalmente si insinua dentro il tessuto della pittura. Ha colpito l’attenzione dei visitatori durante il vernissage l’opera ad olio del pittore e grafico tedesco Botho Von Gamp che ritrae un paesaggio di Forio. L’artista si trasferì prima a Monaco e poi a Parigi per studiare pittura. Ciò ha portato a una stretta amicizia con Max Pechstein e Henri Matisse, che ha portato a una successiva svolta verso l’impressionismo. Apri’ anche uno studio a Forio d’Ischia.  Apprezzatissime la copia serigrafica postuma ” Le Flacon” di Afro Basaldella, detto Afro e le altre opere esposte presso il negozio “Il piccolo Principe”. Afro tenne la sua prima mostra personale presso la Galleria Il Milione di Milano. La sua pittura si fece sempre più astratta ed apprezzata. I riconoscimenti come maestro internazionale della pittura informale poi sono arrivati da tutto il mondo. Nel 1956 fu premiato come miglior artista italiano alla Biennale di Venezia. Originalissima l’opera di Elio Waschimps intitolata ” Mamozio intelligente “, sempre esposta al “Piccolo Principe “, fatta con un linguaggio infantilizzato. Mamozio è una parola che viene da una statua romana trovata a Pozzuoli nel 1704, durante gli scavi per l’edificazione della chiesa di San Giuseppe.  La statua, dalla testa mozzata, fu attribuita al console romano Lolliano Mavorzio. Il nome Mavortio, distorto dai puteolani in Mamozio, da allora ha assunto il significato di persona sciocca. I visitatori sono stati attratti dall’opera arazzo senza titolo di Renato Barisani, uno degli esponenti tra i più solidi e originalmente inquieti di una aperta fenomenologia di ricerca non figurativa in Italia. Dall’inizio degli anni Cinquanta, accanto al lavoro di pittore e scultore, ha praticato la fotografia e il collage. Memorabile fu la sua mostra su Jazz e astrattismo a Forio. Molto apprezzata su una parete del negozio” Il Piccolo Principe” l’opera dedicata a Forio di Eduard Bargheer, pittore tedesco allievo dell’espressionista Friedrich Ahlers Hestermann, il quale arrivò ad Ischia nel 1935 prendendo casa in affitto a Sant’Angelo.  Negli anni ’50 ebbe la cittadinanza onoraria per l’enorme mole di opere che dedicò alle case, ai vicoli, ai monumenti della sua Forio. Hanno destato interesse anche le opere di Robert Indiana esposte su un’altra parete del negozio “Il Piccolo Principe “. Protagonista della Pop Art americana, l’artista Robert Indiana ha fondato la sua ricerca artistica sui segni della pubblicità e su uno stile grafico che fa ampio uso del colore. Utilizza immagini audaci, semplici, in particolare numeri e parole brevi come “Love”. I suoi lavori sono stati esposti presso il Museum of Modern Art di New York, il Fine Arts Museum di San Francisco, per citarne alcuni. La proprietaria del negozio ” Il Piccolo Principe ” Lora Del Monte si è espressa così:” il negozio sta riducendo l’assortimento a causa di una dichiarata ” guerra persa” nei confronti dell’imbattibile concorrenza online, ma ho deciso di riempire lo spazio vuoto dai giochi con qualcosa che il web ancora non può sostituire. La vicinanza fisica e il legame tra negoziante e gallerista hanno dato la possibilità di soddisfare questa esigenza estetica e culturale. Per chi volesse visitare anche la mostra, il negozio è aperto dal lunedì al sabato dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.00″. Il vernissage di domenica 7 luglio 2024 si è rivelato un perfetto appuntamento d’arte per gli appassionati e per gli artisti che sono stati presenti alla serata: Vito Polito, Clementina Petroni, Paolo May, Giuseppe Colucci, Magda Kismet, il gallerista di Ischia Street Art Salvatore Iacono e l’artista Ylenia Pilato, la quale non ha mancato di esprimere il suo entusiasmo:” È stato piacevole ammirare le opere esposte degli artisti più influenti. È stata un’ottima iniziativa culturale.  Questo conferma che ancora oggi l’arte e il desiderio del bello vivono sull’isola d’Ischia attraverso le mostre. Il rapporto tra pittura e gioco è in continua evoluzione e lo dimostra perfettamente la location ” Il piccolo Principe “, diventata in modo naturale, giocoso appunto, sede di spicco per l’esposizione di arte contemporanea. Personalmente ho apprezzato molto l’opera  “Mamozio intelligente” di Elio Waschimps. Lui è potente e suggestivo come artista, capace di materializzare gli aspetti più profondi dell’inconscio in una rappresentazione drammatica e ipnotizzante in cui il colore si fa materia e la figura si deforma nella tragicità della solitudine, umana e culturale, cui la storia sembra decisa a condannarci. Ho apprezzato anche l’arte di Riccardo Dalisi. Nell’epoca dell’elettronica e della high tech,  ridona umanità e giocosa piacevolezza alle sue opere. Nell’arte del nuovo millennio Dalisi emana messaggi di serenità  e speranza, gioia di vivere, di fiducia nelle possibilità dell’uomo e nella religiosità da cui si genera limpida intelligenza. Invito tutti gli amanti dell’arte a visitare la mostra che dal Piccolo Principe dà lustro a tutta l’isola d’Ischia.  Chapeau! “-

 

                                                    lubranoantonio516@gmail.com

 

                                                      info@idchiamondoblog.com

Il Servizio Speciale

è stato realizzato

da ANTONIO LUBRANO

Con la Fotoricerca

 effettuata da

GIOVAN GIUSEPPE LUBRANO

Fotoreporter

§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§

§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§

§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§