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Servizio Speciale
di ANTONIO LUBRANO & MICHELE LUBRANO
Fotoricerca e Scatti
di GIOVAN GIUSEPPE LUBRANO
Fotoreporter
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LA DEVOZIONE DEGLI ISCHITANI PER IL PROPRIO SANTO PATRONO AL CIGLIO ED A ISCHIA. I MEDICI DI ISCHIA SONO INVITATI PER OGGI ALLE ORE 18.30 PER PRESENZIARE ALLA MESSA SOLENNE CELEBRATA DAL VESCOVO DI ISCHIA SUA ECC. MONS. CARLO VILLANO E RENDERE OMAGGIO AL LORO SANTO…COLLEGA. LA FESTA DI ISCHIA È ALLUNGATA FINO A LUNEDÌ PROSSIMO 5 FEBBRAIO. ALLA FESTA DEL CIGLIO A SERRARA DUE BANDE MUSICALI HANNO ACCOMPAGNATO LE DUE PROCESSIONI ANTICIPATE PER LE VIE RUPESTRI DEL PAESE: LA BANDA MUSICALE “AURORA CITTÀ DI PANZA” LA DOMENICA DEL 21 GENNAIO PASSATO E LA BANDA MUSICALE “PAPA GIOVANNI XXIII CITTÀ DI FORIO “ DOMENICA 28 GENNAIO SCORSO. OGGI INVECE 31 AL TERMINE DELLA SANTA MESSA DELLE 19, L’IMMAGINE DI SAN CIRO AK CUGLIO SARÀ TRASLATA SUL SAGRATO, PER LA BENEDIZIONE AI CAMPI.
SARÀ ESEGUITO L’INNO DELLA BANDA MUSICALE” AURORA- CITTÀ DI PANZA” E SALUTO AL SANTO DA PARTE DEI FEDELI. A SEGUIRE MOMENTO DI FESTA IN PIAZZA. A VIA DELLE TERME DI ISCHIA LA PROCESSIONE DI SAN CIRO DOMENICA 4 FEBBRAIO ACCOMPAGNATA DALLA BANDA MUSICALE “CITTÀ DI ISCHIA” CON SAUCICCIATA E FUOCHI PIROTECNICI FINALI.
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DI ANTONIO LUBRANO
Ormai da vari anni i programmi per i festeggiamenti in onore di San Ciro Martire a Ischia ed al Ciglio di Serrara, hanno cambiato passo con modifiche forzate per non crearsi fra loro dannose sovrapposizioni . Infatti mentre al Ciglio, su a Serrara, per la festività del proprio Santo Patrono, la solenne processione per le vie rupestri del paese è uscita già ben due volte domenica scorsa 28 gennaio con la Banda Musicale “Aurora Città di Panza” e la domenica precedente a questa il 21 gennaio passato con la Banda Musicale“Papa Giovanni XXIII Città di Forio “ , e non oggi 31 gennaio, giorno della solennità del Santo, anche qui a Ischia, a Via delle Terme, vige un sostanziale cambiamento di programma, un cambio di programma che però non accontenta tutti. Ma per la gioia dei fedeli la festa è allungata fino al lunedì prossimo 5 febbraio. La solenne processione accompagnata dalla Banda Musicale “Città di Ischia” qui a Ischia per le vie del centro avrà luogo in realtà la domenica del 4 febbraio scavalcando il giorno solenne di san Biagio Vescovo e martire che sull’isola si venera il 3 febbraio nella Cattedrale di Ischia Ponte ove troneggia una bellissima statua del Santo che meriterebbe festeggiamenti popolari al pari di altri santi patroni sparsi per l’isola. Ma tant’è, occorrerebbe un apposito comitato nel Borgo per dar corso ad una nuova festa devozionale in onore di San Biagio protettore dei malati di gola e dei panettieri con i tradizionali tortanelli. Oggi giorno festivo dedicato naturalmente a San Ciro taumaturgo, Martire e medico, dopo la diana mattutina e le rituali messe celebrative della mattinata, il parroco Don Marco Trani alle ore 18.30 affiancherà il Vescovo di Ischia Sua Ecc. Mons. Carlo Villano per la messa solenne in omaggio a San Ciro coadiuvato nella celebrazione dell’Eucarestia dai parroci di Portosalvo Di Donato e di San Pietro Castaldi. Per la speciale occasione dovrebbero esserci anche i medici locali regolarmente invitati. Costoro quasi sempre disertano l’appuntamento col loro “collega” Santo snobbandolo inspiegabilmente facendo uno sgarbo anche al Parroco ed al Comitato che si premurano di richiedere la loro presenza simbolica e reale. Lo scorso anno furono solo in quattro a presenziare al rito solenne in chiesa ed a rendere l’ omaggio San Ciro Martire e Medico. Va rilevato altresi che quest’anno il quartiere di San Ciro per la festa patronale si presenta di nuovo con le tradizionali luminarie stradali ricreando quel clima di ulteriore festa all’aperto che negli ultimi anni era venuto a mancare. Nonostante ciò, la solennità religiosa, dentro e fuori della chiesa dove si venera San Ciro la si è sempre avverte con grande intensità di fede, come da sempre dimostra la folta comunità parrocchiale della estesa zona che porta il nome del Santo Patrono San Ciro per essere meglio identificata. Quindi, “quelli di San Ciro” a Porto d’Ischia, oggi mercoledì 31 gennaio, giorno di festa dedicato al loro Santo Patrono, fino a lunedì prossimo 5 febbraio ,onoreranno San Ciro alla grande, sin dalle prime ore del mattino, al primo suono delle campane a festa, in una chiesa illuminata ed accalorata dalla presenza di quei fedeli mattutini che non si perderanno, come è da tradizione, la prima messa del parroco che fu di don Luigi Trofa ieri e di Don Marco Trani oggi, quale primo saluto della giornata festiva al Signore ed al Santo Patrono festeggiato. Incomincerà proprio così, oggi, la giornata di San Ciro con messe alle Ore 7:00, 8:00, 9:30, 11:00 e alle 16:30. Nel tardo pomeriggio vicino alla sera alle 0re 18:30 la Solenne Celebrazione Eucaristica presieduta da S.E Mons. Carlo Villano in un’atmosfera di serenità e gioia spirituali. Passato e presente si fonderanno in un unico atto di fede nel ricordo ancora vivo di chi non c’è più a godere degli effetti di una festività dedicata a San Ciro, a cui si dava e di dà l’anima raccomandandosi per i mali fisici patiti e per vivere in una società più giusta e devota. Il primo pensiero, nel giorno di San Ciro ed in quelli di preparazione alla festa del settenario in omaggio al Santo, non poteva non andare all’indimenticabile parroco buono Don Luigi Trofa, sacerdote di grandì risorse umane e spirituali tutte messe al servizio di una comunità, al punto di vederla sviluppare e crescere col suo determinate contributo di sapienza, saggezza ed incondizionata disponibilità. La festa di San Ciro di quest’anno tutta chiesa e funzioni religiose e non solo, in omaggio al Santo Patrono, sarà vissuta dai fedeli anche con la mente al loro parroco amico scomparso, del quale continua a sentirsi la mancanza, nonostante l’ottimo lavoro di guida spirituale dei successori. San Ciro, come ogni anno, anche quest’anno,già dai giorni precedenti la ricorrenza solenne di oggi, sta ricevendo dai suoi numerosi fedeli convenuti da tutto le località del Comune d’Ischia gli onori di sempre, attraverso le preghiere, i canti, le cerimonie di espressa devozione e le offerte in segno d’amore e di fede che si nutrono per questo Santo che alberga saldamente nei cuori di tutti “quelli – cosiddetti – di San Ciro” che sono tantissimi. Costoro affollano una parrocchia decisamente attiva in tutte le sue iniziative religiose, spirituali, benefiche e ricreative raggiungendo, la parrocchia, il suo apice nei festeggiamenti per il Santo Patrono e negli ormai consolidati Giochi di Quartiere a cui partecipa con entusiasmo l’intera comunità parrocchiale. L’atto di giubilo, la devozione verso il Santo, il desiderio di vivere il giorno della festa intorno all’immagina tradizionale di San Ciro con tutti i suoi orii attaccati addoso che lo adornano nel suo aspetto statuario, il suono delle campane a festa del campanile della chiesa, le note da palpito della banda musicale Città di Ischia sul sagrato, il vociare allegro e composto dei fedeli col vestito della festa sin dal mattino, gli spari di fuochi d’artificio che ti danno la percezione forte che è la festa del Santo Patrono, sono esempi di gioia partecipativa manifesta , sussulti d’animo devoto per l’evento che ci si appresta a vivere, che, insieme si accomunano nel momento dell’attesa processione che si effettuerà il primo pomeriggio di domenica prossima 4 febbraio. Una processione solenne con la storica e bella statua di San Ciro ricoperta di oggetti d’oro donati dai devoti ischitani portata a spalle per le vie principali del paese. Oggetti d’oro sopra menzionati che brilleranno ad ogni movimento della statua e che costituiscono il cosiddetto “tesoro di San Ciro” scrupolosamente custodito nelle segrete della chiesa omonima, tirati fuori solo nel giorno della ricorrenza del Santo Martire.
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SAN CIRO NELLA STORIA DELLA VECCHIA CONTRADA NEL CENTRO DI PORTO D’SICHIA
UNA TESTIMONIANZA SCRITTA DI OLTRE CENTO ANNI FA DEL CANONICO ERNESTO CASTAGNA
LO STORICO TESTO – “…La chiesa di San Ciro è stata voluta dal popolo d’Ischia con vero entusiasmo di fede, con la banda di Buonopane e i Vespri ufficiali dal Can. Raimondo Lauro con l’illuminazione ad acetilene ad opera di Francesco Baldino, con il “Tantum Ergo” eseguito dal nostro concittadino Antonio Manzo, con il concerto diretto dal maestro Arturo Ferrara, si svolge la prima festa in onore del nostro Eroe fatidico…Creiamo un Tempio degno del Santo in questa contrada, testimone perenne nei secoli a venire del nostro spirito di fede vera e sentita…”
di MICHELE LUBRANO
La Contrada di San Ciro ad Ischia, in questi nel giornI del settenario e oggi stesso 31 gennaio giornata della ricorrenza del suo Santo Patrono e protettore vive l’emozione come ogni anno della festa che è particolarmente sentita fra i devoti del Santo taumaturgo d’Egitto. Per San Ciro, la comunità dell’omonima Contrada nel cuore di porto d’Ischia, ormai si spende appieno offrendo il meglio del proprio attivismo. Il personale attaccamento affonda le sue radice nella tradizione e nella storia. Attraverso gli anni ,fin dal tempo in cui fu inaugurata la chiesa e dato il via alla prima festa in onore di San Ciro, la devozione per il Santo taumaturgo si è consolidata e ha trovato espressione in tante belle dimostrazione di fede che rimarranno segnate nel libro della storia. Una testimonianza scritta d’epoca, conforta la nostra tesi. Ci piace riportarne una sintesi. Ecco quanto scriveva sulla storica chiesa di San Ciro il canonico Ernesto Castagna oltre100 anni fa. “…La chiesa di San Ciro è stata voluta dal popolo d’Ischia con vero entusiasmo di fede, con la banda di Buonopane e i Vespri ufficiali dal Can. Raimondo Lauro con l’illuminazione ad acetilene ad opera di Francesco Baldino, con il “Tantum Ergo” eseguito dal nostro concittadino Antonio Manzo, con il concerto diretto dal maestro Arturo Ferrara, si svolge la prima festa in onore del nostro Eroe fatidico…Creiamo un Tempio degno del Santo in questa contrada, testimone perenne nei secoli a venire del nostro spirito di fede vera e sentita”. “…La posa della prima pietra è avvenuta solennemente per mano della Eccellenza Vescovo Pasquale Ragosta , il 10 settembre 1922. “La chiesa avrà metri 27 di lunghezza, metri 11 di larghezza, metri 21 nella crociera in stile italico, con due cisterne della capacità di 800 botti”. “…La costruzione, ad opera del capo d’Arte ing. Vincenzo Trani , è costata 44.000 Lire, accolta dal popolo di Villa dei Bagni”. “… In questa chiesa, speriamo e prevediamo una parrocchia! – Questo Tempio, che voi eleverete con i vostri sudori, sarà l’occhio di Dio sempre aperto su di voi a vostra protezione e a vostro bene. – Dalla chiesetta di San Ciro, Villa dei Bagni, lì 29 luglio. 1923 – firmato; Sac. Ernesto Castagna segretario del Comitato per il nuovo Tempio – seguono le firme degli altri membri del Comitato stesso: Giuseppe Conte, Giovan Battista Di Meglio, Francesco D’Ambra, Cav. Stanislao Anastasio, Alfonso Musella, Luigi Mattera, Damiano Messina, Giovanni Di Meglio, Francesco Baldino, Luigi Montagna, Salvatore Ferrandino”. S. Ciro, è un Santo del III secolo e vive e si distingue nei primi tempi del cristianesimo, di quando cioè la fede cominciava a diffondersi e a poco a poco penetrava nelle città, nelle istituzioni pubbliche e tra i vari ceti sociali. Coloro che ne erano illuminati vivevano con fervore il loro cristianesimo, affrontavano ogni genere di difficoltà e, se era necessario, difendevano col sangue le proprie convinzioni. I Martiri erano gli eroi della Chiesa primitiva e i loro corpi venivano gelosamente costoditi e venerati. S. Ciro, oltre che martire, era stato anche medico – un medico che si era prodigato particolarmente per i poveri . Questa circostanza, dopo la morte, ne aumentò fin dall’inizio la devozione e la richiesta di grazie da parte dei suoi concittadini. E fin dalle prime testimonianze che se ne hanno si deve ammettere che il Santo martire non solo non deludeva coloro che ricorrevano a lui, ma era prodigo e attento alle necessità dei suoi fedeli non meno di quanto, da vivo, si interessava di curare i corpi.
michelelubrano@yahoo.it
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Con Fotoricerca e Scatti
di GIOVAN GIUSEPPE LUBRANO
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