PRIMO INTERROGATORIO A FERANDINO
“Non ho nessun rapporto con l’albergo”
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Assistito dagli avvocati Alfonso Furgiuele e Gennaro Tortora, il sindaco ha risposto per circa due ore alle domande del gip Amelia Primavera e dei pm Celeste Carrano, Giuseppina Loreto e Henry John Woodcock.
A proposito della convenzione dalla Concordia con l’albergo Le Querce di Ischia, il sindaco ha sostenuto di non avere alcun rapporto con l’albergo di cui non è né socio, né gestore. Quanto al viaggio in Tunisia che, secondo una intercettazione, gli sarebbe stato pagato dai vertici della coop, Ferrandino ha affermato di non avere mai messo piede in vita sua nel paese nordafricano. Ha inoltre sostenuto di avere saputo della consulenza affidata al fratello Massimo dalla coop, solo a cose fatte.
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LA LETTERA DI GIOSI: LASCIO, MA SONO
STRACONVINTO DELLA MIA INNOCENZA
Il sottoscritto FERRANDINO GIUSEPPE, nato a Ischia il 21-3-63, nella sua qualità di Sindaco del Comune di Ischia;
– visto il Procedimento Penale 51253/2013 in cui risulta coinvolto
– Alla luce delle contestazioni ascrittegli
– Con la serenità di chi è straconvinto della propria innocenza e di chi ritiene di avere sempre operato nell’esclusivo interesse della cittadinanza e di chi crede fermamente nella giustizia italiana
– Al solo fine di potersi difendere libero da vincoli e ruoli istituzionali
CON LA PRESENTE
Rassegna le proprie irrevocabili dimissioni dalla carica di Sindaco del Comune di Ischia e chiede al segretario comunale di informare immediatamente la Prefettura di Napoli e l’intero Consiglio Comunale.
Ringrazio tutti i miei collaboratori di questi lunghi anni di vita amministrativa che per quanto mi riguarda sono stati entusiasmanti e spero che prestissimo possa emergere tutta la verità su questa vicenda che possa far riscattare l’intera comunità ischitana.”
E’ questo il testo della lettera indirizzata da Giosi Ferrandino al Prefetto di Napoli ed a Lello Montuori, e da cui è scaturito il documento indirizzato poi al Prefetto dallo stesso vicesegretario comunale. Giosi, come si legge, si dice straconvinto della sua innocenza e certo che la verità verrà a galla.
ARRESTO FERRANDINO: IL COMUNICATO DELLA
PROCURA DELLA REPUBBLICA
Gli arrestati, al termine delle procedure di rito, sono stati associati presso la Casa Circondariale di Napoli Poggioreale in attesa dell’interrogatorio di garanzia da parte del GIP.

Nella mattina odierna i militari del Comando Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente, coadiuvati dai Comandi Provinciali Carabinieri competenti per territorio, hanno dato esecuzione ad undici misure cautelari emesse per i reati di associazione per delinquere, corruzione, corruzione internazionale, riciclaggio ed emissione di fatture per operazioni inesistenti.
Tali misure sono state emesse dal GIP del Tribunale di Napoli nell’ambito di una lunga ed articolata indagine coordinata e diretta dalla Procura della Repubblica di Napoli – Sezione Reati contro la Pubblica Amministrazione – riguardante in m odo specifico le opere di metanizzazione che hanno interessato i Comuni dell’Isola d’Ischia.
In particolare, le attività investigative, iniziate nella primavera del 2013, hanno consentito di svelare l’esistenza di un articolato sistema illegale ruotante intorno alla CPL CONCORDIA (Cooperativa produzione lavoro, società leader nella realizzazione di strutture per il trasporto del gas nonchè per il facility ed energy management) che si occupa della metanizzazione e, più in generale, della realizzazione di impianti energetici anche nel territorio della provincia di Napoli e della intera regione Campania.
In particolare è stato accertato il sistematico ricorso, da parte dei dirigenti della predetta cooperativa, ad un modello organizzativo ispirato alla corruzione che li ha portati ad accordarsi con amministratori locali e pubblici funzionari.
E’ infatti emersa l’esistenza di un’associazione a delinquere finalizzata a commettere più delitti contro la pubblica amministrazione, segnatamente un numero indeterminato di delitti di corruzione, di turbata libertà degli incanti, in modo specifico relativi all’assegnazione/aggiudicazione di appalti e commesse concernenti i lavori di “metanizzazione” nei comuni dell’isola d’Ischia.
E’ stato, altresì, accertato che taler sistema delinquenziale veniva alimentato e sostenuto da un circuito finanziario “opaco” localizzato in Tunisia che consentiva alla cooperativa di disporre di somme di denaro “in nero”, create mediante l’emissione di fatture per operazioni inesistenti con una società tunisina (TUNITA s.a.r.l.) riconducibile allo stesso SIMONE, somme poi utilizzate prevalentemente per pagare tangenti a pubblici ufficiali al fine di aggiudicarsi appalti pubblici.
Come corrispettivo per l’aggiudicazione ed assegnazione dei lavori relativi alla “metanizzazione” del Comune di Ischia ed alla successiva gestione in concessione di tali impianti, nonchè per essere favorita ed accreditata presso i Sindaci degli altri Comuni dell’Isola d’Ischia (Casamicciola, Lacco Ameno, Forio) consorziati per la realizzazione delle opere pubbliche di metanizzazione, la CPL CONCORDIA provvedeva a dare indebitamente al Sindaco d’Ischia ed ai suoi familiari una serie di utilità, e segnatamente:
– la stipula di due fittizie convenzioni (con la corresponsione del relativo importo) per gli anni 2013 e 2014, con l’Hotel Le Querce di Ischia – albergo di proprietà della famiglia del Sindaco Ferrandino Giuseppe – sottoscritte dal Presidente Casari e da Ferrandino Giovanni Giuseppe, padre del Sindaco Ferrandino Giuseppe (convenzioni che prevedono l’impegno da parte della CPL Concordia ad erogare la somma di circa 165.000 euro, per ciascuna delle suddette annualità, alla società alberghiera della famiglia del Sindaco Giuseppe Ferrandino a fronte dell’impegno della stessa società di “mantenere a disposizione” della CPL, in persona dei dipendenti che di volta in volta intendessero usufruirne, 7 stanze di albergo per le stagioni estive 2013 e 2014 (con l’esclusione di un breve periodo ad agosto) e per il Capodanno del 2013 e 2014
– l’assunzione da parte della CPL Concordia, di Ferrandino Massimo, fratello di Ferrandino Giuseppe, quale consulente della medesima società, nonchè l’assunzione di numerose altre persone presso la stessa CPL e l’espressa indicazione ai dirigenti della predetta società cooperativa di un giornale (locale), diverso dal GOLFO, sul quale avrebbe dovuto fare la pubblicità
– il pagamento di un viaggio in Tunisia (pagato dalla CPL allo stesso Sindaco Ferrandino Giuseppe).
In tale contesto, l’Ufficio del GIP ha emesso otto misure cautelari in carcere per:
1) Francesco SIMONE, classe 1957, responsabile delle relazioni istituzionali del Gruppo CPL
2) Roberto CASARI, classe 1953, Presidente della CPL
3) Giuseppe FERRANDINO, classe 1963, Sindaco di Ischia
4) Massimo FERRANDINO, classe 1974, consulente della CPL
5) Nicola VERRINI, classe 1972, responsabile dell’area Tirreno della CPL
6) Maurizio RINALDI, classe 1950, Presidente del Consiglio d’Amministrazione della CPL distribuzione
7) Bruno SANTORELLI, classe 1967 responsabile del nord Africa della CPL
8) Massimiliano D’ERRICO, classe 1979 imprenditore
– una misura cautelare agli arresti domiciliari a carico di:
9) Silvano ARCAMONE, classe 1970, Dirigente dell’Ufficio Tecnico di Ischia
– due misure cautelari di obbligo di dimora nel comune di residenza a carico di:
10) Massimo CONTINATI, classe 1961, Direttore Amministrativo della CPL
11) Giorgio MONTALI, classe 1960, consulente esterno della CPL.
Gli arrestati, al termine delle procedure di rito, sono stati associati presso la Casa Circondariale di Napoli Poggioreale in attesa dell’interrogatorio di garanzia da parte del GIP.
30/3/2015 | 13:56
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