(La Torre di Michelangelo a Ischia)

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di ELISA BONACINI

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InvasioniDigitali, i social e l’accoglienza

Un’idea nata quasi per gioco, condivisa, partecipata fino a diventare “fenomeno”: questa è stata la genesi del progetto #InvasioniDigitali nel marzo-aprile 2013.

I visitatori, con in mano smartphone e tablet, si sono lasciati coinvolgere da quest’idea di invadere i propri centri storici, luoghi d’arte e cultura, armati solo della voglia di diffondere quella bellezza di cui si erano quasi disabituati a godere, riscoprendola e riappropriandosene.
Tante cose sono cambiate da allora e a questo hanno contribuito, senz’ombra di dubbio, anche le #InvasioniDigitali e il nuovo concetto di partecipazione e condivisione della cultura che quella sorta di “Settimana della Cultura Digitale” partita dal basso ha lanciato attraverso le piattaforme sociali.
Il MiBAC (ancora senza le competenze del turismo), non potendo ignorare quella diffusione virale di “macchie rosse” sulla mappa di Google (oltre trecento eventi organizzati in poco più di un mese), ha dovuto adeguarsi: prima sono venute le segnalazioni dell’iniziativa sulla pagina Facebook e sul profilo Twitter del Ministero, poi una dopo l’altra si sono susseguite le manifestazioni culturali in chiave socio-digitale.

Cos’è cambiato, nel frattempo?

Facebook, intanto. L’infografica finale prodotta dallo staff a conclusione delle #InvasioniDigitali, a parte il numero dei “Mi Piace” (oltre 5.800), delle visualizzazioni dei post sulla pagina (oltre 36.000) e del totale dell’utenza raggiunta (oltre 322.000 utenti), non ha potuto tenere in considerazione l’impatto quantitativo delle singole invasioni sul social network più in uso. Un paio di mesi dopo, è stato introdotto l’uso dell’hashtag: ecco che l’edizione 2014 delle #InvasioniDigitali potrà essere misurata, invasione per invasione, anche in questo senso.
Nel frattempo quel Pinterest che un anno fa era quasi sconosciuto ai più, è diventato uno strumento social sempre più comune, anche fra i musei.
Su Twitter, manco a dirlo, fioccano ormai numerosi i profili delle opere d’arte che cinguettano con i followers: ecco che i Bronzi di Riace si scambiano battute fra loro, così come Renzo, Lucia, Don Abbondio, fanno rivivere il racconto manzoniano a suon di tweet da 140 caratteri, creando poco alla volta il tweetbook dei Promessi sposi, una sorta di Bignami 2.0!

Ecco che di fronte a tutto questo non si può più pensare di accogliere i visitatori nei nostri musei con cartelli di divieto posti a mo’ di biglietto da visita (quei “NO” che Gianfranco Dall’Ara stigmatizzava proprio sostenendo l’iniziativa delle #InvasioniDigitali e che sono esemplificati al meglio dal cartello posto all’ingresso degli Uffizi…).

È indubitabile, ormai, che l’accoglienza nei musei inizi da lì: quanto ci sentiremmo accolti se, sui cartelli in ingresso, o magari davanti ai nostri capolavori, ci dicessero, “qui è vietato NON fotografare”, “scatta pure”, “fatti un selfie”!
Sembra l’abbiano capito alla Galleria dell’Accademia, al Museo Egizio e alla Mole Antonelliana….aspettiamo che lo capiscano ovunque, ma soprattutto che si realizzino quelle modifiche ormai improcrastinabili sull’uso dei social nel Codice dei Beni Culturali che “tranquillizzino” quei tanti burocrati della cultura ancora mentalmente incrostati nell’idea della difesa del copyright a tutti i costi!

Certo, se poi si tenesse conto che non sono il numero dei “Mi piace” a fare un buona comunicazione su Facebook né il numero di followers a fare quella su Twitter (quanti inviti ho ricevuto a giocare a Candy Crush da profili istituzionali!); che sarebbe necessario capire che fare comunicazione con i social è un vero e proprio lavoro (svolta da professionalità specifiche come quella del digital media curator), non un passatempo; che una buona comunicazione rafforza il legame con il proprio territorio e il brand al di fuori di esso….Ecco che il miracolo sarebbe compiuto!


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Particolare Reportage

da Forio

di GIOVAN GIUSEPPE LUBRANO

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Il Particolare Reportage da Forio

è stato realizzato da

GIOVAN GIUSEPPE LUBRANO

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Speciale Reportage

di

GIOVAN GIUSEPPE LUBRANO

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(IL MAESTRO PROF. VINCENZO BUONO)

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Lo Speciale Reportage

dalla Sala del Polifunzionale di Via Morgioni

è stato realizzato da

GIOVAN GIUSEPPE LUBRANO

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(Tenente di Vascello RAFFAELE MUSCARIELLO)

Coincidente con l’inizio della stagione balneare Anno 2014, per assolvere all’impegno principale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, entra in vigore la nuova Ordinanza n. 26/2014 per la sicurezza dei bagnantI

Firmata in data odierna dal Capo del Circondario Marittimo di Ischia, TV Raffaele Muscariello, l’ordinanza di “Sicurezza Balneare 2014” disciplina la balneazione lungo tutta la costa dell’isola di Ischia recependo le indicazioni fornite dalle associazioni di categoria e degli operatori di settore e dell’utenza balneare, nonché i dettami emersi durante le riunioni presso il Comando della Direzione Marittima della Campania al fine di omogeneizzare la disciplina, salvo le peculiarità legate alla morfologia del territorio, per tutta la regione.

Una prima novità di maggior rilievo riguarda il limite delle zone di mare riservate ai bagnanti ridotto da 300 a 200 metri per le spiagge e a 100 metri dalle coste a picco sul mare: chi vuole andare oltre, comunque, può benissimo farlo indossando tutti i dispositivi di sicurezza atti a segnalare la presenza come ad esempio il palloncino utilizzato dai sub. Tale limite deve essere segnalato dai concessionari di strutture balneari mediante il posizionamento, lungo il fronte di mare della concessione, di gavitelli di colore rosso ad una distanza di 50 metri l’uno dall’altro (per un numero comunque non inferiore a 3) parallelamente alla linea di costa.

Per i nuotatori di fondo il consiglio è di nuotare parallelamente alla linea di costa entro i 200 metri; per i nuotatori meno esperti il limite delle “acque sicure”, 1,60 metri di profondità, deve essere segnalato con gavitelli di colore bianco e intervalli regolari non superiori a 5 metri.

Nei casi in cui le segnalazioni sopra indicate non siano presenti (non è una facoltà ma potrebbe accadere a seguito di condizioni meteo avverse) gli utenti dovranno essere allertati da cartelli monitori con su scritto “Attenzione balneazione non sicura – Limite acque riservate alla balneazione non segnalato” e ancora “Attenzione – Limite acque sicure non segnalato”. Tali prescrizioni valgono sia per i gestori di stabilimenti balneari sia per i Comuni dell’isola quali gestori di spiagge libere.

Ischia, 29.04.2014

29/04/2014 · La notizia del giorno

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Testo e Fotografie di
NICOLA TRANI
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Le foto prima della partita di
GIOVAN GIUSEPPE LUBRANO
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I GIALLUBU SI CONGEDANO DAI LORO TIFOSI

ISCHIA ISOLAVERDE (4-4-2): Mennella (30’ s.t. Taglialatela); Finizio, Rainone, Mattera, Tito; Armeno, De Francesco, Alfano, Di Maio (20’ s.t. Tricoli); Trofa (31’ s.t. Longo), Cunzi. (In panchina Florio, Impagliazzo, Crimaldi, Muro). All. Porta.

ARZANESE (4-3-3): Fiory; Rizzo, Caso, Patti, Mora; Castellano, Giannusa, Giacinti (14’ s.t. Perna); Mangiacasale, Ripa, Sandomenico (5’ s.t. Improta). (In panchina Sollo, Palumbo, Calabrese, Ausiello, Polverino). All. Marra.

ARBITRO: Formato di Benevento (ass. Pagnotta di Nocera Inferiore e Della Vecchia di Avellino).

MARCATORE: al 24’ s.t. Ripa (rig.).

NOTE: angoli 4-3 per l’Arzanese. Ammoniti Caso e Alfano. Espulso Alfano al 36’ s.t. per doppia ammonizione. Al 43’ s.t. Fiory para un calcio di rigore a Cunzi. Durata: p.t. 46, s.t. 49’. Spettatori 2200 circa di cui una ventina provenienti da Arzano.

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IL COMMENTO ALLA PARTITA

Della gara c’è poco da dire perché nonostante l’Ischia, i suoi calciatori , Mr. Porta e qualche dirigente avessero dichiarato di voler vincere la gara non sono riusciti a chiudere l’ultima gara in casa con una vittoria. La prima parte della gara , è stata  veramente bruttina con le due squadre incapaci di creare gioco e di affondare i colpi, poco gioco, poco agonismo, quella che si direbbe una gara scialba con i portieri  mai impegnati. Le uniche cose belle da vedere , il pubblico e la coreografia fatta dai tifosi organizzati.bello viceversa il 2° tempo che vede un Ischia all’arrembaggio che vuole provare a vincere la partita ed in effetti possiamo dire che il risultato finale sarà poi bugiardo per mole di gioco, possesso ed occasioni da gol avute dall’ Ischia. In pochi minuti, si passa dal probabile vantaggio dei padroni di casa al gol vittoria del’Arzanese. Armeno , sempre lui, avanza sulla fascia sinistra , all’altezza dell’area di rigore converge e fa partire un bel tiro a giro che sfortunatamente si stampa sul palo alla sinistra di  Fiory, la palla arriva ad Alfano che con un tiro a rientrare colpisce lo stesso palo. Capovolgimento di fronte e Tricoli subentrato a Di Maio da pochi minuti atterra in area l’avversario e  provoca il calcio di rigore a favore dell’Arzanese. Mennella non riesce ad intuire  il preciso tiro di Ripa che porta in vantaggio gli avversari. L’Ischia non demorde continua a cercare il gol ed al 43° 2t. ottiene il penalty del possibile pareggio. Dal dischetto Cunzi che fallisce l’opportunità di andare in gol.Dopo 4 minuti di recupero finisce la gara e cominciano i festeggiamenti per la promozione.

Torta champagne e pasticcini in sala stampa con relativa doccia per il Sindaco Ferrandino “Innaffiato” ben bene dal presidente Carlino.

NICOLA TRANI


28/04/2014 · Sport

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27/04/2014 · Attualità e cronaca

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Servizio di

GIOVAN GIUSEPPE LUBRANO

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LA MOSTRA DEL MODELLISMO NAVALE

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Il Servizio da Forio

è stato realizzato da

GIOVAN GIUSEPPE LUBRANO

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Servizio di

GIOVAN GIUSEPPE LUBRANO

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Il Servizio sul Convegno di Lacco Ameno

è stato realizzato da

GIOVAN GIUSEPPE LUBRANO

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Servizio da  Via Iasolino

di GIOVAN GIUSEPPE LUBRANO

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Il Servizio da Via Iasolino

è stato realizzato da

GIOVAN GIUSEPPE LUBRANO

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