ISCHIA: Pane 5.5, Pedrelli 5, Mora 6, Nigro 6.5, Rainone 5.5, Mattera 5.5, De Francesco 5 (dal 58′ Longo sv), Alfano 6, Di Nardo 5 (dal 75′ Arcamone sv), Schetter 5 (dal 77′ tito), Masini 6. In panchina
Mennellella, finizio, Liccardo ed Armeno. All. Campilongo 6.
MELFI: Giordano 5.5, Montenegro 6, Pinna 6.5, Dermaku 6, Cardinale 6.5, Cuomo 5.5, Cruz 6 (dal 77′ Russo sv) Muratore 6.5,Ricciardo 6, Neglia7, Tortori 6.5. In panchina: Perina, Marotta, Annoni, Rinaldi, Cardore, Esposito, All. bitetto 6.5
Arbitro Gianni Bichisecchi di Livorno 5
collaboratori di linea Stefano Viola e Antonio Quitadamo.
Reti 5′ Nigro, 28′ Tortori, 85′ Cardinale
Note.
Ammoniti: 49′ Nigro, 69′ Tortori, 65′ e 94′ Pedrelli (quindi espulso per doppia ammonizione9.
Spettatori circa 800. Angoli 4-3 per l?ischia
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IL COMMENTO ALLA PARTITA
Ischia. Poteva essere la partita della svolta. La partita per diventare grandi e per entrare di diritto nel novero delle prime. Ed il preludio era stato dei più confortanti. Ma alla fine il sogno si è sciolto come neve al sole. Se un tifoso avesse visto solo il primo tempo e poi fosse tornato allo scadere della gara mai avrebbe potuto credere a quanto accaduto allo stadio Enzo Mazzella. Nel primo tempo si è vista una squadra giocare per lunghi tratti bene che in più di un’occasione si è resa pericolosa facendo barcollare al difesa avversaria. Parate, traverse, ben due, e due “quasi-goal” di Di Nardo e Mattera. A tutto questo “ben di dio” va aggiunto il goal dell’Ischia ed il goal del Melfi nell’unica occasione che ha tirato in porta. Poi nella ripresa per il Melfi è cambiato ben poco: un altro tiro in porta ed un goal. L’Ischia ha cercato la vittoria ma ha sbagliato due goal clamorosi ed ha reclamato per un rigore, parso netto su Pedrelli.
Ed allora come commentare quest’incontro. C’è da evidenziare sicuramente gli errori dei gialloblu ma anche la sfortuna che ha contraddistinto le conclusioni di Masini e compagni. Ed alla fine non si può non parlare di beffa, un’atroce beffa che lascia l’Ischia senza punti e gli avversari con il sacco pieno ed il sorpasso sugli isolani.
Ma entriamo in partita. L’Ischia si è presentata al cospetto del suo pubblico, anche oggi poco numeroso, sperando di poter allungare la scia di ben otto risultati positivi e sapendo di aver di fronte una squadra quadrata ma in un momento negativo: pochi i punti raccolti nelle ultime gare dai lucani, ovvero 8 punti in sette partite. La squadra di Campilongo non può contare su Cascone, Cunzi e Austoni, ma è in una condizione invidiabile e c’è l’imbarazzo della scelta a centrocampo e sulla fasce basse. Viene riproposta la formazione di Cosenza, quindi si boccia forse definitivamente il regista e si ripropone un centrocampo fatto da tre mediani e con De Francesco confermato titolare. Tutto come previsto alla vigilia. La squadra ha poche geometrie e cerca spesso l’uomo più alto. Quando c’è da correre e combattere, quando c’è da alzare il ritmo gli avversari soffrono, altrimenti a soffrire è l’Ischia. Invece è il Melfi che scende in campo come non te lo saresti mai aspettato. Dal paesino lucano giungono sentenze che affermano come i gialloverdi, ieri in maglia nera, rendano meglio col 4-4-2. Mentre Bitetto ad Ischia chiude la bocca a tutti presentandosi con un 4-3-3 : davanti tre attaccanti veri come Cruz, Ricciardo e Tortori. Ed i riescono a farsi apprezzare in fase offensiva per labilità ad essere cinici nelle le pochissime conclusioni a rete,e riescono a dare compattezza alla squadra con continui pressing e ripiegamenti quando è necessario.
La gara inizia con un’Ischia che ha voglia di dimostrare la sua forza e subito parte conquistando la metà campo avversaria. Al 3′ è Mora che serve bene Masini che di testa anticipa l’avversario , al centro dell’area ma mette alto. Passano due miunti ed ecco il goal, anzi l’eurogoal come veniva chiamate negli anni ’70 le sassate da fuori area che battevano gli increduli portieri. Errore sulla tre quarti in disimpegno del Melfi e dopo un rimbalzo tiro al volo di collo esterno che si insacca nell’incrocio con il portiere ancora fuori dai pali per l’azione dei suoi. Esplode il Mazzella. Al 12′ un altro squillo dei padroni di casa: Masini di testa e forse anche di spalla in avvitamento, su cross di Mora, coglie la traversa a portiere battuto. Un primo assaggio di sfortuna per tutti… ma è solo l’antipasto di un pranzo molto più amaro che verrà servito con primo, secondo piatto, frutta e dolce. Al 28′ la prima doccia fredda, il primo goal del Melfi. Mattera esce palla al piede sulla sua tre quarti, lato sinistro, porta palla, forse troppo, serve poi De Francesco che avanzava ed è costretto a fermarsi per controllare il pallone. Usa l’esterno destro, su di lui giunge Cruz che gli ruba palla e serve nello spazio Tortori che è freddo a battere Pane con un delizioso pallonetto. Il primo errore della gara, pagato a caro prezzo dai gialloblu. Al 31′ l’Ischia ci prova ancora da fuori: è Alfano a concludere a rete da fuori area. Il suo tiro è respinto dal muro dei corpi dei difensori avversari si reclama per un rigore che non c’è per un presunto fallo di mano. Al 37′ un altro tiro dal limite fa gridare al goal. Ma è un urlo che si strozza in goal ben due volte. Infatti prima è Alfano a battere da circa 20-25 metri. Il suo tiro supera il portiere ma colpisce la traversa e torna in campo. Di Nardo giunge prima di tutti e batte al volo ma il suo calcio sbatte prima a terra e poi supera la traversa. Sembrava goal fatto. Quest’errore peserà da qui alla fine sul rapporto con i tifosi più caldi. Al 41′ altro “quasi goal” (parafrasando il grande Niccolò Carosio) Su calcio d’angolo il capitano Mattera ruba il tempo a tutti e di testa schiaccia da pochi metri, il pallone supera Giordano ma alle sue spalle c’è Muratori, e guarda un po’, è lui che fa muro respingendo dalla linea bianca la palla che già denro. I casi del calcio. Al 46′ un bel contropiede Masini, Di Nardo con palla a Nigro che viene anticipato. Si chiude così il primo tempo. I tifosi per la ripresa si aspettavano di tutto tranne ciò che avrebbero visto. Al 50′ Masini libera Nigro davanti la portiere ma il tiro viene respinto. Da questo momento in avanti solo qualche ammonizione ed una girandola di sostituzioni. Campilongo modifica la squadra in un 4-2-3-1 Con Tito terzino e Mora alto a sinistra, Longo a destra e Masini ed Arcamone centrali e due mediani Alfano e Nigro. Ma questa volta i cambi, a differenza della gara col Tuttocuoio, non producono risultati. Anzi è il Melfi a segnare il 2-1 nell’unica volta che riesce ad entrare in area. Minuto 85: Punizione laterale, palla lenta in area di testa colpisce debole ma angolato Ricciardo. Pane non ci arriva. Il pallone batte sulla faccia interna del palo e continua la sua corsa, non si sa se dentro o fuori, sulla linea bianca. Giunge però Cardinale che mette dentro togliendo ogni dubbio. Qualcuno protesta, ma nessuno vede il guardalinee impiantatosi sul posto senza correre a centrocampo. Avrà avuto un significato il suo gesto? E’ la rete del vantaggio ospite. Un minuto dopo l’Ischia ha l’occasione per pareggiare. Azione molto bella Tito, Mora, Longo, Mora che giunge sul fondo e crossa: giunge sul pallone sul secondo palo Alfano che col corpo, molto scoordinato cerca di deviare in rete. La palla finisce fuori. Al 94′ Pedrelli entra in area e viene falciato da un avversario, ma l’arbitro lascia tutti di sasso: ammonisce il difensore e lo espelle per doppia ammonizione. Che partita! Che boccone amaro! Quanta sfortuna… ma anche troppi errori. (TELEISCHIA)