nell’ambito della manifestazione Il Contastorie, lunedì 16 settembre alle ore 20, nello spiazzo innanzi la galleria Ielasi, Ilia Delizia, parlerà di “Due secoli di scavi e di libri” a Ischia e presenterà il libro di Serenorsola Pilato: Quaderni della Diocesi d’Ischia – Itinerari sacri – la Passione.

A seguire, (ore 21 circa): Chitarre e parola, con il duo Raffaele Colombo e Davide Di Pinto, Valerio Sgarra, Antonio Monti e Alessandra Calabrese.

Quando si dice chitarra, in una piazza italiana, soprattutto qui al sud, si pensa subito ad un suo uso folkloristico, di accompagnamento a canzoni napoletane, magari in abbinamento al mandolino.

Quello che vogliamo proporvi, questa sera, è un uso diverso dello strumento, senza però nemmeno entrare nel campo della pura chitarra classica: quattro musicisti che, ciascuno a suo modo, ci faranno apprezzare le mille possibilità di uno strumento fra i più espressivi.

Il duo Raffaele Colombo e Davide Di Pinto, il primo, ischitano, chitarra flamenco-gipsy e il secondo, nato a Napoli, chitarra classica, hanno unito i loro diversi stili in un mix originale. Compongono musica propria e trascrivono brani di autori, contemporanei e non, per due chitarre, in cui ritmo e melodia danno anche spazio per giochi d’improvvisazione.

Valerio Sgarra, napoletano, cantattore, come ama lui stesso definirsi: per foglio una chitarra, per penna la voce. Dal suo canzoniere atipico, un intrattenimento di canzoni ricercate, ha scelto stasera un breve percorso tra grandissimi autori di canzoni, di quelli che di storie ne raccontavano e ne raccontano. Autori italiani, francesi e di lingua inglese, che hanno saputo dialogare fra loro, reinterpretandosi.

Infine Antonio Monti, nato in Toscana ma cresciuto a Ischia, chitarra acustica “contemporanea”, ovvero lo strumento suonato in tutte le sue parti con tecniche tradizionali e avanzate, a volte coadiuvato dall’uso dell’elettronica.

Sonorità rarefatte, sospensioni musicali, l’uso della cassa armonica della chitarra, sfruttata in maniera percussiva, magari a due mani; ma non è la particolarità del suonare che deve colpirci, quanto piuttosto l’effetto che l’artista ottiene, sì che bisognerebbe magari ascoltare i brani ad occhi chiusi.

Le letture dell’attrice lirico-concertistica e aiuto regista Alessandra Calabrese, nata a Salerno ma ischitana di adozione, chiuderanno questa serata in cui parole e musica si intrecciano nel segno di una tradizione antica.

16/09/2013 · Cultura

Terzo pareggio consecutivo per gli isolani

Chieti-Ischia 1-1.

Terzo pareggio consecutivo per gli isolani

nigroischia (1)

A Chieti terzo pareggio consecutivo per l’Ischia, il più sofferto. Dopo un’ora di gioco nella quale è stata la squadra di Campilongo ad avvicinarsi di più al gol, l’inferiorità numerica per l’espulsione di Cunzi ha complicato decisamente il compito dei gialloblu, che nel finale hanno rischiato di capitolare. Ma procediamo con ordine.

Avvio di gara pirotecnico, botta e risposta nel giro di soli quattro minuti. Pronti via ed il Chieti è già in vantaggio con Cinque, che – direttamente su rinvio di Robertiello – s’invola verso la porta di Pane e lo batte con un preciso diagonale. Tre minuti dopo replica Cunzi, “pescato” nell’area neroverde da un calcio di punizione di Armeno. Il tocco ravvicinato dell’attaccante gialloblu non dà scampo a Robertiello, è il primo gol in campionato dell’Ischia. Difese non esenti da colpe in occasione di entrambe le segnature.

Raggiunto il pareggio, l’Ischia assume decisamente il comando delle operazioni e va vicino al gol prima con Di Nardo, che manca il bersaglio da ottima posizione, e poi con un gran tiro di punizione di Mattera che termina di poco alto.

Nella ripresa l’Ischia entra in campo con Liccardo al posto di Alfano. Ancora un’occasione per i gialloblu: affondo di Di Nardo sulla fascia destra e traversone sul quale si avventa Cunzi. Il suo colpo di tacco termina tra le braccia dell’estremo difensore neroverde. Sembra che la squadra di Campilongo possa prendere il sopravvento e invece l’uscita di scena di Cunzi, espulso per doppia ammonizione al 14′, cambia completamente le carte in tavola. Sospinto dalla superiorità numerica verso la porta avversaria, il Chieti fallisce il vantaggio con Guidone, che conclude male da buona posizione. Poi Pane è molto bravo prima su De Giorgi e poi su Cinque. Ma la parata più importante l’estremo difensore gialloblu la compie proprio allo scadere dicendo no con un gran tuffo a una conclusione da una dozzina di metri di Gaeta indirizzata nell’angolino.

CHIETI 1

ISCHIA 1

CHIETI: Robertiello, De Giorgi, Turi (D’Ascoli dal 25′ pt), Daleno, Di Filippo, Borgese, Mangiacasale (Gaeta dal 24′ st), Piccinni (Della Penna dal 9′ st), Guidone, Berardino, Cinque. A disp. Gallinetta, Rossi, Di Properzio, De Stefano. All. Di Meo.

ISCHIA ISOLAVERDE: Pane, Pedrelli, Tito, Nigro, Mattera, Cascone, Masini, Alfano (Liccardo dall’1′ st), Cunzi, Armeno (De Francesco dal 17′ st), Di Nardo (Finizio dal 31′ st). A disp. Mennella, Rainone, Longo, Austoni. All. Campilongo.

ARBITRO: Ceccarelli.

RETI: 1′ Cinque (C) e 4′ pt Cunzi (I).

NOTE: ammoniti Cinque e Della Penna (C), Alfano, Masini, Mattera e Nigro (I); espulso Cunzi (I) al 14′ st per doppia ammonizione.

16/09/2013 · Sport

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Speciale Reportage di

GIOVAN GIUSEPPE LUBRANO

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ALL’ULTIMA SERATA DI “PE’ TERRE ASSAJE LUNTANE”

LA GARA PER LA MIGLIORE TORTA

CON LA MUSICA DEL COMPLESSO” SOLO NOI”

E LA POSSENTE VOCE DELLA CANTANTE ISCHITANA

ANTONELLA DI FULCO

IL PITTORE ISCHITANO

ANTONIO MACRI’

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ISCHIA, UN’ISOLA DI CONTADINI E PESCATORI


FAMIGLIA PILATO EMIGRATI AD ALGERI

FAMIGLIA LAURO EMIGRATA IN ARGENTINA

FAMIGLIA SANTANGELO EMIGRATA IN ALGERIA, PADRE, MADRE ED IL FIGLI STANISLAO

CON RITORNO AD ISCHIA


PASSAGGIO NEL CANALE DI SUEZ  ( EGITTO)


È questa l’immagine che contraddistingue la storia dell’emigrazione ischitana rispetto al modello nazionale.

L’esodo di massa che segna il paese nei primi decenni post – unitari coinvolge Ischia in maniera marginale, ma solo perché un esodo locale c’è già stato, negli anni precedenti, a causa della crittogama che ha colpito le viti. E’ allora che i fratelli Calise, come molti altri, si imbarcano per l’Argentina. Portano la loro esperienza di viticultori nella regione di Mendoza, dove realizzano stabilimenti enologici all’avanguardia e fanno fortuna.

Negli anni successivi, altri Ischitani partono per gli Stati Uniti, anche pescatori, come Antonio Sogliuzzo, che lascia a casa la medaglia d’oro ricevuta per l’eroismo di cui ha dato prova nella battaglia di Lissa. Altri ancora si spingono fin sulle coste del Pacifico, come i Di Meglio e i Carrese.

E’ ancora la comparsa di una malattia della vite, la filossera, la causa dello straordinario incremento delle partenze intorno agli anni Trenta, in un periodo che registra invece un calo degli espatri in tutto il paese. Le Americhe sono la direzione privilegiata, e la California in particolare, dopo che la migrazione dei pescatori ischitani ha assunto a San Pedro una dimensione stanziale definitiva.

La cittadina della California e Mar del Plata, in Argentina, sono le “enclavi” più note sull’atlante ischitano delle migrazioni, che vede la presenza dei pescatori anche lungo le coste francesi e africane, persino sul Mar Rosso e sulla costa di Haifa, dove nel secondo dopoguerra alcuni di loro si recano per insegnare l’arte della pesca, su commissione del neonato stato di Israele.

Le particolari strutture economiche dell’isola non possono, da sole, esaurire le ragioni del fenomeno migratorio. L’eccezionale mobilità degli Ischitani, nel corso della storia, si deve a un atteggiamento di apertura verso il mondo, verso il nuovo.

(Dalla pagina facebook di Salvatore Ronga)

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LA PERFORMANCE DEL MAESTRO

DON GIUSEPPE IACONO DA FORIO

DI VENERDI’  SERA 13 SETTEMBRE

La Conferenza-Concerto in ricordo dei migranti ischitani verso l’Algeria e Biografia storico musicale del M° Giacinto Lavitrano di Forio. Hanno partecipato alla serata il Baritono Gaetano Maschio, il soprano Filomena Piro, il soprano Francesca Patalano, il M° Daniel Matrone, organista di San Luigi dei Francesi a Roma e nipote del Lavitrano. Moderatore ed esecutore musicale Don Giuseppe Iacono.


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11/09/2013 · Attualità e cronaca

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Speciale Reportage di

GIOVAN GIUSEPPE LUBRANO

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L’ASSALTO DEI PIRATA ALLA MARINA

ED AL VILLAGGIO DEI PESCATORI

LA FESTA DELLA “BAMBENELLA” ALLA MANDRA 2013

E LA SERATA FINALE

SI CONCLUDONO  CON LA GUSTOSA SAUCICCIATA

INNAFFIATA DAL BUON VINO DI ISCHIA

E DA TANTA MUSICA

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SERVIZIO DI

GIOVAN GIUSEPPE LUBRANO

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LA SFILATA IN COSTUME ANTICO

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Servizio a  Cura di

GIOVAN GIUSEPPE LUBRANO

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IL SERVIZIO E’ STATO REALIZZATO DA

GIOVAN GIUSEPPE LUBRANO

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10/09/2013 · La notizia del giorno

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Speciale Reportage di

GIOVAN GIUSEPPE LUBRANO

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PRESSO LA BASE NAVALE DEL CIRCOMARE DI ISCHIA, SI E’ SVOLTA LA SIGNIFICATIVA CERIMONIA DEL 70ESIMO ANNIVERSARIO

DELL’AFFONDAMETO DELLA CORAZZATA “ROMA”, NAVE AMMIRAGLIA DELLA REGIA MARINA

IN RICORDO DEI CADUTI IN GUERRA SCOPERTA UNA TARGA DEDICATA

AL TENETE DI PORTO GIOVAN GIUSEPPE CASTAGNA

RICORDATI IL SACRIFICIO ED IL VALORE DEL SOTTOCAPO NOCCHIERE

VINCENZO RISPOLI E  DI GIROLAMO VERDE

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IL TENENTE DI PORTO GIOVAN GIUSEPPE CASTAGNA

LO SPECIALE REPORTAGE

E’ STATO REALIZZATO DA

GIPOVAN GIUSEPPE LUBRANO

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09/09/2013 · La notizia del giorno, Storia

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RICORDI DI VITA

SCRITTI DALLA FAMIGLIA

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GIUSEPPINA COSTA-CIGLIANO , 100 ANNI

1913 — Charlie Chaplin nel cinema, Picasso dipingeva, le prime automobili della fabbria Ford e le donne  manifestavano per il diritto al voto.  In aprile di quell’ anno ci fu una eruzione del Vesuvio. Il 10 settembre, a pochi chilometri dal famoso Vulcano, nell’ isola d’Ischia nacque Giuseppina Costa (Cigliano).

E’ la terza di sei figli di Stanislao e Angela Costa.  Stanislao fu un pescatore, con una semplice barca a remi, con reti, nasse e le coffe riusciva a guadagnare la vita.  La mamma,Angelina, era una bravissima cuoca e cosí Giuseppina imparó molto e divenne anche lei una cuoca straordinaria– dai piatti sfiziosi tipici dell’isola, alle specialitá tradizionali: la pastiera di Pasqua, la pizza di scarola e la cena di frutti di mare per la vigilia di Natale, gli struffoli a Natale e le zeppole per festeggiare ogni onomastico della famiglia.  Come tante altre mamme Italiane, Giuseppina esprime il suo amore per la famiglia con il cibo.  Questo lavoro delizioso diventa anche la trasmissione delle tradizioni, dei ricordi, della storia famigliare e della nostra ereditá culturale.  Oggi, anche se é troppo debole per cucinare, é pronta per dirigere i preparativi in cucina ed e contenta di decidere il menú del giorno.

Comunque la cucina non è l’attivitá prevalente di Giuseppina. La sua passione è la moda e il cucire. Incominciò a cucire a 10 anni. Non diventó mai una sarta professionale, pero ha cucito per tutta la famiglia e per tanti amici. Cuciva come una vera esperta e tutti ammiravano il suo talento.

In 1935, dopo essersì sposata con nostro padre, Antonio Cigliano, (Mast’Antonio, ‘u falegname), i nuovi sposi immigrarono alla cittá di Algeri, in Algeria.  Imparó a parlare francere ed a vestirsi per la vita elegante della cittá. Lí e nata Rosetta, la prima di quattro figli e di nuovo si mise a cucire vestiti, cappotti, e tutte gli addobbi di una nuova casa.

Nel 1939, con la seconda guerra mondiale, la famiglia ritorna ad Ischia dove subito nasce il figlio, Gaetano e dopo alcuni anni Maria Letizia e Augusta.  Il dopoguerra in Italia era duro  e cosí nostro padre, Antonio fece la domanda per immigrare negli Stati Uniti dove aveva un fratello. Dopo l’attesa di 7 anni, nel 1950, partì per l’America.  Quattro anni dopo arrivarono Giuseppina e figli.

L’America era un sogno realizzato. C’era l’acqua corrente, frigorifero,lavatrice e tanti automobili. Comunque il più importante era la riunione della famiglia e la comunitá degli ischitani che ci accolsero.

Le grande amiche di Giuseppina facevano parte del “caffe pomeridiano”.  C’era Mannina, Lucia, Zia Memena, Carmela , Zia Giannina e Zia Concetta. Un gruppo di amiche che mentre Giuseppina cuciva, si bevevano caffe, mangiavano i biscotti e davanti alla televisione guardavano il famoso, “General Hospital” e poi si commentava. Assieme chiacchieravano, si ascoltavano, si consigliavano e tutti i giorni ridevano. Giuseppina ricorda con nostalgia quei pomeriggi.

L’unico amore di Giuseppina fu su marito, Antonio (defunto 1981). Il 20 luglio è ricorso il 78esimo anniversario delle loro nozze.

Oggi giorno la famiglia é la cosa piú importante per Giuseppina.  Ha dedicato tutta la sua vita , tutte le preghiere, tutti i rosari alla famiglia ed e perció che é una felicissima centenaria.

Con Antonio, Giuseppina ha creato una belissima famiglia di quattro figli: Rosa Albano, Gaetano Cigliano, Maria Letizia Chaparro e Augusta Gonzalez, otto nipoti e undici pronipoti.

Di conseguenza, Giuseppina ha varie nomi con cui la si può identificare, e cioè: mamma, nonna e ‘anon.  Ogni generazione avverte il su affetto,con un piatto speciale, un racconto, una barzeletta oppure un commento comico. Ci diverte,ci fa sorridere.

Il 15 settembre la famiglia festeggia questo  compleanno eccezionale con gli auguri del Presidente Obama e la benedizione del Papa Francesco I.

Buon Compleanno a Giuseppina, mamma, nonna e ‘anon

con l’amore della tua famiglia.

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IL MESSAGGIO AUGURALE

DI PAPA FRANCESCO

E DI MICHELLE OBAMA

FIRST LADY

DEGLI STATI UNITI D’AMERICA




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SERVIZIO DI

GIOVAN GIUSEPPE LUBRANO

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IL VESCOVO D’ISCHIA SUA ECC. MONS. PIETRO LAGNESE PRESIEDE

UNA GRANDE VEGLIA DI PREGHIERA

NELLA CHIESA PARROCCHIALE  SANTUARIO DELLO SPIRITO SANTO

A ISCHIA PONTE

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MAXISCHERMO NELLE PIAZZE DELL’ISOLA

PER VEDERE ED ASCOLTARE

PAPA BERGOGLIO

NELLA VEGLIA PER LA PACE

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08/09/2013 · La notizia del giorno

“OLIMPIADI” GIOVANI FISCALISTI A COPENAGHEN:

E’ ISCHITANA LA PRIMA FINALISTA ITALIANA

daiana buono

(L’ISCHITANA DAIANA BUONO)

I futuri “tax advisor” delle grandi multinazionali, studenti provenienti da 28 diversi paesi di tutto il mondo, si sono confrontati nella terza edizione del concorso “young tax professional of the year”, organizzata da Ernest & Young e tenutasi a Copenaghen l’ultima settimana di agosto. E da questo concorso arriva una meravigliosa sorpresa per la nostra isola: questa, infatti, è stata la prima competizione a cui ha partecipato una finalista italiana. Si tratta di Daiana Buono, 25 enne ischitana laureanda in Economia e Commercio all’Università Federico II di Napoli. Daiana non ha nessun dubbio su cosa farà da grande sin dal primo giorno di università e tra le sue doti ha la determinazione e l’ambizione. Auguri sinceri . (Isolaverde tv)

07/09/2013 · ultimissime

albertazzi

07/09/2013 · ultimissime