§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§
di FRANCO BUCARELLI

§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§

Il giornalista Franco Bucarelli con Papa Giovanni Paolo II

FRANCO BUCARELLI
Oggi, 22 ottobre, è la festa di Giovanni Paolo II, che il 27 aprile sarrà ufficialmente proclamato Santo dalla Chiesa.In Polonia, già fervono grandiosi preparativi per l’evento ed a Roma, a quella data, giungeranno almeno 120.000 pellegrini polacchi. Oggi per me è giorno di festa e di tristezza insieme. Venti anni di amicizia devota con Karol Wojtyla, da una parte mi rendono orgoglioso e dall’altra, ogni giorno, rinnovano il mio rimpianto. Non solo per l’amico Pontefice, ma per un grande Uomo, che ha saputo dimostrare al mondo come si vive, come si soffre e come si muore, prima che da cristiano, sopratutto da Uomo. L’ultima volta che ci siamo incontrati ( foto laterale) è stata tre mesi prima della sua morte.Non parlava più, tremava tutto, ma il suo sguiardo continuava a rovistarmi l’anima. L’allora segretario monsignor Dziwisz, oggi cardinale di Cracovia, mi disse : ” Franco, devi solo salutarlo cinque secondi, perchè è molto malato. ” Obbedii a quella condizione. Lui mi riconobbe subito, nonostante fosse sotto l’effetto di anti-dolorifici.Fu lui a prendermi la mano e stringerla con la sua che vibrava, come una corda musicale verso il finale.
Le lacrime mi scendevano copiose, mentre rimanevo muto.Poi, dopo essermi inginocchiato, mi alzai ed invece di volgergli le spalle, retrocessi a piccoli passi, come fece Lui davanti al Muro del pianto a Gerusalemme , tanti anni prima .Il Papa si ricordò di quel gesto che io ripetevo ed abbozzò un sorriso. E’ l’ultima immagine che conservo gelosamente di un grande Pontefice,che mi trasfuso tanta Fede, insegnandomi cos’è la dignità della malattia e della morte.Per questo è Santo !

22/10/2013 · La notizia del giorno