PEPERONE NEGLI ANNI  ’70

PEPERONE PRIMA DELLA SUA SCOMPARSA

Una serata piacevole quella trascorsa sul Castello Aragonese per ammirare le opere di Michele Petroni, alias Peperone. Scomparso da non molto tempo, il pittore isolano ha lasciato opere bellissime nella loro semplicità. In tanti si sono cimentati nella descrizione del suo stile, del suo animo, del valore della sua pittura. La sorella Clementina lo ha descritto oltre che come pittore, come uomo. Ne ha tracciato un profilo inedito che lo rende ancora più simpatico e fuori dagli schemi. Peperone era un istintivo, un uomo libero che non ha mai accettato schemi precostituiti. Non ha mai, nella sua vita , riconosciuto un potere politico né un potere religioso. Qualcuno lo ha definito un mangiapreti, ma in effetti  era solo uno che odiava i prevaricatori. Non ha mai affidato la sua vita agli altri e nemmeno la sua morte, visto che da solo si è dipinto la bara ed ha dato indicazioni precise sul come svolgere i funerali. Una grande festa con gli amici a brindare davanti alla sua bara. La location non poteva che essere il Torrione, emblema della sua amata Forio e soggetto di quasi tutte le sue opere. Nella suggestione del castello, i suoi quadri sembrano ancora più belli ed emozionano coloro che li guardano. (Dispari)

25/06/2013 · Attualità e cronaca, Cultura